Rifiuti: riciclo o termovalorizzazione?
In un convegno a Milano organizzato dalla Sinistra Arcobaleno emergono due visioni diverse sull’autosufficienza dei rifiuti. Riciclo o incenerimento, cosa è più conveniente?
24 February, 2008
<i><b><font size="1">Ovidio Diamanti</font></b></i>
La Provincia lo aveva già annunciato qualche settimana con un intervista al Corsera di Filippo Penati: i termovalorizzatori servono. A ribadire quella presa di posizione è intervenuta <b>l’Assessore provinciale all’Ambiente Bruna Brembilla</b> durante il convegno <b>“L’insostenibile peso dei rifiuti”</b> organizzato a Palazzo Isimbardi dalla Sinistra Arcobaleno.
Secondo l’Assessore per raggiungere l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti, che è l’obiettivo principale del Piano provinciale dei rifiuti della Provincia di Milano, occorrono altri impianti di termovalorizzazione.
La Provincia di Milano punta, quindi, sullo smaltimento come strategia per gestire la spazzatura. Una soluzione che viene contestata da altri esponenti del mondo politico che considerano un errore far prevalere lo smaltimento sul riciclo. Antonello Patta, che è il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Isimbardi ritiene che il riciclo sia più conveniente della termovalorizzazione, soprattutto perché consente di contenere le criticità ambientali provocate dallo smaltimento.
L’Assessore Brembilla ha comunque specificato che si può pensare alla riqualificazione o sostituzione di uno degli impianti già esistenti. Il riferimento è chiaramente rivolto alla proposta di Giorgio Oldrini, Sindaco di Sesto San Giovanni, che ha messo a disposizione l’impianto di termovalorizzazione della città nordmilanese.