Rifiuti, i romani promuovono il sistema porta a porta
Secondo un’indagine commissionata dall’Ama, i residenti nei quartieri di Decima e Colli Aniene apprezzano la raccolta differenziata domiciliare. A Rocca Cencia, intanto, l’impianto di preselezione del multimateriale rischia il collasso
26 February, 2008
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Tutti pazzi per la differenziata “porta a porta”. È quanto emerge da una ricerca commissionata dall’Ama per conoscere il gradimento del sistema di raccolta domiciliare avviato in via sperimentale nei quartieri di Decima e Colli Aniene. <b>Più dell’85% dei residenti di Decima si dichiara soddisfatto della novità, percentuale che sale addirittura al 93,4% a Colli Aniene.</b> Buone anche le valutazioni dell’efficienza complessiva del sistema: il 61,5 dei residenti di Colli Aniene e il 62,1% di quelli di Decima ha espresso un voto tra 8 e 10 e anche la media dei voti è alta, rispettivamente 7,8 e 7,6. I cittadini mostrano di apprezzare soprattutto la cortesia e la professionalità degli operatori ecologici, che hanno “conquistato” voti superiori all’8 in entrambi i quartieri. Oltre l´80% dei residenti, infine, si dichiara soddisfatto per la frequenza con cui vengono raccolti i rifiuti, mentre più del 70% gradisce gli orari di raccolta. Sia a Colli Aniene che a Decima, la percentuale di rifiuti separati supera il 60%.
I dati raccolti dall'Ama arrivano a pochi giorni dalle dichiarazioni dell'assessore all'Ambiente della Regione Lazio, Filiberto Zaratti, che in occasione di un incontro organizzato dall'associazione ambientalista Italia Nostra ha sostenuto la <b>fattibilità della raccolta porta a porta nel centro di Roma</b>. «La raccolta domiciliare nel centro di Roma può e deve essere fatta – ha dichiarato – È il solo modo per evitare una situazione di emergenza».
Dall’<b>impianto di preselezione di Rocca Cencia</b>, intanto, arrivano notizie preoccupanti. Lo stabilimento, in cui viene separato il multimateriale raccolto nella Capitale, sta lavorando da tempo a pieno regime, e rischia il collasso. Una situazione che interessa anche l’impianto di Laurentina e le altre piccole imprese private di ci l’Ama si serve per questa parte del ciclo dei rifiuti. Il rischio è che le campane per la raccolta del multimateriale (plastica, vetro e metalli) rimangano traboccanti sui marciapiedi. La soluzione? Costruire nuovi impianti di preselezione. Oppure passare a un sistema di raccolta differenziata più spinto, chiedendo ai cittadini di separare in casa i singoli materiali.