Verso il Lingotto, pensando alla linea 2
La "talpa Caterina" inizia a rosicchiare lungo via Nizza il tunnel che porterà entro il 2010 la metro al Lingotto. Il sindaco intanto ipotizza il tracciato della linea 2, ma il costo dell'opera rimane proibitivo
29 February, 2008
<font size="1"><b><i>Federico Vozza</i></b></font>
Dopo Valentina, Madama Cristina e Valeria, scende nelle viscere di Torino Caterina. E' questo il nome scelto per "la talpa" che da marzo, e per 18 mesi, rosicchierà terra sotto via Nizza. Il macchinario Tbm (Tunnel Boring Machine) scaverà il tunnel di 3 chilometri verso il Centro Congressi del Lingotto, che dal 2010 si potrà raggiungere in pochi minuti dal centro di Torino a bordo dei convogli Val.
La testa fresante della talpa è stata calata nel cantiere della stazione Marconi alla presenza del sindaco Chiamparino, dell'assessore regionale ai trasporti Borioli e dei vertici Gtt. Nei prossimi giorni la testa della talpa verrà assemblata con il corpo, lungo complessivamente 69 metri e con un diametro di 7,75. Potrà a quel punto iniziare il suo lungo e ininterrotto cammino verso il Lingotto. Da qui sembra poi cosa fatta il prolungamento fino a piazza Bengasi; entro l'estate verrà presentato il progetto per l'approvazione del Cipe.
Ancora poco chiare invece le sorti dell'auspicata linea 2. Il sindaco ipotizza un tracciato ("Un percorso sarebbe Rebaudengo, Trincerone, Lungo Dora, centro. L´altro, corso Stati Uniti, Politecnico, Mirafiori") ma il costo dell'opera al momento sembra essere proibitivo: 1 miliardo e 300 milioni. Il finanziamento potrebbe arrivare in parti uguali dallo Stato, dagli Enti locali e dalla valorizzazione dell'area del trincerone ferroviario, a cui gli uffici comunali stanno lavorando ormai da tempo attraverso modifiche alle destinazioni d'uso delle aree edificabili della zona.