Piano provinciale dei rifiuti: la Regione chiede alcune correzioni.
Con una delibera la Giunta regionale lombarda chiede che siano fatte alcune correzioni al Piano provinciale dei rifiuti di Palazzo Isimbardi. Tra queste la riqualificazione dell’impianto di termovalorizzazione di Abbiategrasso
09 April, 2008
Un sì con riserva al Piano provinciale dei rifiuti presentato dalla Provincia di Milano. La Regione Lombardia è disponibile a far proseguire l’iter del Piano dei rifiuti di Palazzo Isimbardi purché siano fatte alcune correzioni indicate in una delibera approvata dalla Giunta regionale. Si tratta in termini tecnici delle cosiddette “prescrizioni”, cioè modifiche che l’Amministrazione provinciale deve inserire nel Piano provinciale dei rifiuti.
Torna quindi a Palazzo Isimbardi il Piano dei rifiuti che fin dalla sua approvazione in Consiglio provinciale nello scorso luglio è stato al centro dell’attenzione politica milanese, soprattutto per la questione relativa al secondo termovalorizzatore milanese.
Le prescrizioni e le modifiche al piano provinciale milanese – per ammissione dello stesso assessore Buscemi - sono state concordate insieme alla Provincia di Milano.
Ma quali sono queste indicazioni di correzione? Si tratta principalmente di cinque punti: scelta delle aree per lo smaltimento rifiuti, mancata programmazione di una parte di smaltimento di rifiuti indifferenziati, costi di gestione, impianto di Abbiategrasso e riserva di solidarietà.
La scelta delle aree ritenute idonee dalla Provincia per lo smaltimento dei rifiuti non sarebbero sufficienti a garantire lo smaltimento. Per la Regione è quindi opportuno identificare aree idonee a impianti di smaltimento come termovalorizzatori e discariche il più vicino possibile a dove vengono prodotti i rifiuti.
La seconda prescrizione riguarda la mancata programmazione dello smaltimento di almeno il 10% di rifiuti indifferenziati. Per la Regione occorre che la Provincia indichi meglio il destino di questi rifiuti.
Vanno rivisti poi i costi della gestione dei rifiuti che in Provincia di Milano sono i più elevati nel centro Europa. Ma si chiede anche la messa in funzione di impianti industriali riqualificando quello di Abbiategrasso, che ha ottenuto un finanziamento da 5 milioni di euro per dotarlo di tecnologia avanzata in grado di trasformare 35.000 tonnellate annue di rifiuti. Il Termovalorizzatore di Abbiategrasso deve essere inserito nel Piano provinciale dei rifiuti.
Infine, la Regione insiste sulla riserva di solidarietà o di emergenza tra Regioni. Il potenziamento della termovalorizzazione va riconsiderato tenendo
presente la quota massima di solidarietà consentita dalla legge regionale (20% del proprio fabbisogno di smaltimento) da destinare ai casi di mutuo soccorso, fermo impianto e solidarietà.
Milano rappresenta circa il 40% del totale dei rifiuti lombardi. Da questa città ci si deve aspettare la massima disponibilità a fornire un adeguato sussidio alle situazioni di normale manutenzione o straordinarie emergenze verso le altre province lombarde. Quindi la Regione ritiene che il piano milanese debba prevedere una quantità di impianti di termovalorizzazione con capacità non inferiore a 600.000 tonnellate annue di cui 300.000 riservate a rifiuti urbani e flussi derivanti.
Comunicato stampa della Regione Lombardia