È necessario rendere disponibili gli impianti esistenti è questo l’indirizzo emerso in maniera chiara nel corso dell’ultima riunione del Forum rifiuti, istituito dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania, tenutasi il 30 luglio. Secondo l’assise, infatti, sarebbe questo uno dei nodi fondamentali da affrontare per giungere ad una concreta soluzione all'emergenza rifiuti in Campania.

Stando alla relazione conclusiva del Forum, si invita ad utilizzare le attrezzature e gli impianti già realizzati o acquisiti da utilizzare. Tra le strutture e le opere inutilizzate sono state segnalate le seguenti:

•la discarica sita in località Parco Saurino (CE) della capacità complessiva di circa 300.000 tonnellate, ma potenziabile fino al doppio di questa volumetria;

•quattro tritovagliatori mobili mai utilizzati, rinvenuti nello stesso luogo e che avrebbero potuto essere abbinati ad altrettanti impianti cosiddetti CDR, consentendo una effettiva separazione della frazione umida da quella secca;

•due impianti di compostaggio della capacità di 30.000 tonnellate all’anno a San Tammaro (CE) e di 8.000 a Caivano (NA), resi inservibili per essere stati destinati a stoccaggio provvisorio di ecoballe e rifiuto “tal quale”;
•due impianti di compostaggio, siti a Molinara e Teora (AV), rimasti bloccati, nonostante le analisi eseguite dall’IPLA di Torino li abbiano giudicati corrispondenti ai requisiti di legge;

•un ulteriore impianto di compostaggio nel comune di S. Maria La Fossa;

•un numero imprecisato di impianti mobili di stabilizzazione della frazione organica per una capacità di almeno 30.000 tonnellate all’anno.