La mobilità (in)sostenibile: soldi per strade, ma non per la metro
02 December, 2013
A giugno il ministro Lupi aveva annunciato che erano stati stanziati 330 milioni di euro pubblici per continuare i lavori della Tangenziale Esterna Est Milano (TEEM).
Nei giorni scorsi lo stesso ministro Lupi ha annunciato che invece non ci sono i soldi per il prolungamento della Metropolitana 3 di Milano fino a Paullo (ci vorrebbero 800 milioni di euro).
Ora, non starò qui a ripetere, che il prolungamento della Metro3 era un’opera compensativa della TEEM e che molti comuni del Sud Milano avevano accettato le devastazioni della TEEM solo in cambio della metropolitana che è fondamentale per il trasporto pubblico in modo da sgravare la Paulese servendo così tutti i cittadini che vivono lungo quell’asse.
Semplicemente questa è l’ennesima prova che non è vero che i soldi non ci sono. E solo questione di priorità. E anche questa volta le strade sono prioritarie rispetto al trasporto pubblico.
Con 350 milioni di euro, faceva rilevare Legambiente Lombardia a giugno, si possono acquistare 70 nuovi treni per i pendolari, oppure finanziare quasi metà del prolungamento della Metropolitana a Paullo, stando alle parole del Ministro.
Una specifica importante: oltre ai temi ambientali, il punto è che in questo caso il modello Formigoni, come si può leggere in un articolo di Altreconomia, prevedeva che “la realizzazione della TEEM avrebbe dovuto avvenire in regime di project financing, senza alcun ricorso a finanziamenti pubblici a fondo perduto: i soci del concessionario avrebbero dovuto “conquistare” le risorse sul mercato, a fronte della bontà del progetto. Poi avrebbero avuto 50 anni per “ripagare” l’investimento (tanto dura la concessione) grazie ai flussi di traffico.“ E invece è finita (è finita davvero o ci saranno altri stanziamenti pubblici??) che lo Stato ci ha messo molte risorse che avrebbero potuto essere spese per il trasporto pubblico.
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