La raccolta differenziata non è (solo) un affare per specialisti
20 December, 2024
Venerdì 18 luglio ho presentato il mio libro "Tutto è monnezza" a Barriera Milano, che è un quartiere della periferia nord di Torino. Come capita spesso nelle periferie la parola quartiere definisce
uno spazio geografico, ma ha poco a che fare con la vita che le persone vi conducono, con le relazioni, con il senso di comunità.
Il libro l'ho presentato a un incrocio di strade, tra Corso Giulio
Cesare e via Leinì. Un posto dove passano le auto, dove un
benzinaio è l'unico arredo urbano, dove stazionano sfaccendati, affaccendati in faccende poco chiare, passanti più o meno
casuali, dove il tram passa e ripassa costringendoci a
interrompere la conversazione a causa del rumore.tag heuer replica watches
L'ultimo posto al mondo dove avrei pensato di discorrere di rifiuti, riuso, vita della materia.
Invece erano presenti una ventina di persone, attente, con un
sacco di domande replicas de relojes baratos e di curiosità.
La presentazione l'ha organizzata “Comunità Barriera”, che è tra i progetti connessi al programma Urban di riqualificazione del
quartiere. La cosa straordinaria è come uno spazio marginale,
per nulla attraente e rumoroso, possa diventare con pochi
interventi leggeri (qualche sedia, un paio di tavolini, un tappeto
che ospita artisti circensi), accogliente al punto da invitare persone che hanno storie e vite profondamente diverse a sedersi uno accanto all’altro.
Mi ha fatto pensare a quei fenomeni di degrado a cui spesso le
pubbliche amministrazioni rispondono allargando le braccia,
perché non ci sono i fondi per intervenire. Forse, mi viene da
pensare, non è solo questione di fondi, ma di idee semplici da
valorizzare.
Ma per quello alle amministrazioni occorre intelligenza e l’attiva
partecipazione almeno di una parte della cittadinanza,
due elementi che non sempre abbondano.
La gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata in un quartiere
fatto di luoghi di transito, senza un vero centro di gravità e in
mancanza di un senso profondo di appartenenza, possono
diventare un vero problema. Investire sulla creazione di
occasioni di incontro può diventare, in un simile contesto,
decisivo anche per promuovere comportamenti più attenti alla
qualità dell’ambiente. Potremmo dire che più è alta la qualità dei luoghi, più sono alte la qualità della convivenza e la reciproca
responsabilità e, dunque, anche la raccolta differenziata.
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