Non di solo car sharing vive l'uomo
25 August, 2015
Vivaci proteste hanno accompagnato a Milano la decisione di car2go di disincentivare il deposito delle sue auto in alcune zone più esterne delle periferie. Senza nulla togliere all’idealismo delle posizioni di principio, va però ricordato che ci sono anche altri principi o criteri di cui tener conto e che, comunque, la questione riguarda un numero relativamente limitato di un numero a sua volta relativamente limitato di utenti.
Il car sharing è un nuovo servizio che si è da poco aggiunto a quelli che sono e dovrebbero essere i servizi fondamentali di trasporto motorizzato (bus, tram, metro e taxi) e alle possibilità di muoversi senza motori, in bicicletta o a piedi. Car2go non è sostenuto da denaro pubblico (più precisamente: gode di alcune facilitazioni su sosta e Area C che, peraltro, paga con più di mille euro per auto e al giorno).
Già prima di questi aumenti tariffari per alcuni quartieri c’erano alcune zone nelle quali addirittura non era consentito lasciare l’auto. Non credo che si possa pensare di risolvere con car2go il tema della mobilità tra centro e periferia e tra le diverse parti della città metropolitana. Rimanendo nei confini di Milano città, le distanze non sono tanto grandi e una reale intermodalità tra Atm e bicicletta potrebbe coprire tutte le necessità (a parte quelle dei più anziani e dei disabili, che comunque non sono coperte neanche dal car sharing). Bisogna tornare a parlare di mezzi pubblici e di biciclette, non solo di metropolitane e car sharing.