Allarme smog, altro che terrorismo. Via i combustibili fossili dalle aree urbane
23 December, 2015
C'è un'emergenza in questi giorni nella pianura padana e nelle più affollate città italiane e solo a Roma si sta tentando di fare qualcosa di un po' incisivo sotto Natale, con le targhe alterne. Solo a Roma probabilmente perché a decidere non c'è un sindaco timoroso di perder voti, ma un commissario prefettizio. Forse bisogna dopo tanti anni rassegnarsi a constatare che i provvedimenti seri o li si prende con un fortunato referendum popolare - come l'area C a Milano introdotta da un referendum consultivo - o vanno presi da un livello superiore e più alto di quello comunale. Magari da una autorità indipendente, o dalla Protezione Civile.
La
Pianura Padana è il catino più inquinato d'Europa, e la causa è
soprattutto il traffico, e nel traffico soprattutto i diesel. Vediamo
il lato positivo della cosa : uno straordinario impulso per uno
straordinario cambiamento di motori e di abitudini. Ci sarebbe da
bloccare i diesel in certi giorni, e da bloccare il traffico almeno
la domenica, che è più facile. Ma dopo la conferenza Cop 21 di
Parigi il grande provvedimento strategico antismog che serve anche a
difendere il clima sarebbe la abolizione entro pochi anni dell'uso
dei motori a combustibili fossili nella Pianura Padana. Un obiettivo
che deve e può esser sostenuto da un aiuto europeo. Significa fare
un piano e gestirlo nelle sue articolazioni locali. Prima nelle
città, dove è più facile usare anche bici e mezzi pubblici, poi in
tutta la Pianura. Non possiamo aspettare l'ennesimo euro 6 o euro 7
dei diesel, coi valori truccati stile Volkswagen. Passiamo
decisamente all'elettrico, questa sì che è una priorità, altro che
Tav e simili.
Vorrei fare un paragone tra il rischio inquinamento
e il rischio attentati terroristici. Per evitare - o meglio per
mettere in scena il tentativo di evitare - attentati terroristici non
si esita a ricorrere a misure straordinarie e a bloccare i movimenti,
il traffico, addirittura il lavoro, il divertimento, la libertà di
manifestare etc.. In genere ciò avviene dopo gli attentati
(inaspettati) ed è del tutto o quasi inutile. Ma è sufficiente che
un provocatore o un pirla telefonino che c'è una bomba per evacuare
un edificio o bloccare il traffico.
In questi giorni bisognerebbe telefonare e dire che c'è una bomba a bordo di un furgone diesel che sta entrando in città, ma non le so dire la targa. Solo in questo caso bloccherebbero il traffico. Eppure i danni alla salute e i morti prematuri causati dall'inquinamento, anche in Italia, anche in Europa,non solo a Pechino sono incomparabilmente di più rispetto alle vittime del terrorismo. Centinaia d volte di più. Recentemente ha fatto il giro dei media una stima dell'Agenzia Europea dell'Ambiente secondo la quale le morti precoci in Italia per lo smog sarebbero 80 mila all'anno, altri han scritto quasi 60 mila. Una follia, strano che quasi nessuno se ne sia accorto. Ho verificato con un epidemiologo serio, Ennio Cadum e la cifra era sbagliata,infatti, assolutamente eccessiva. I morti precoci sono molti meno, adesso forse un po' meno di 34 mila... Trentaquattromila, capito? Nella sola Italia, in un solo anno. Altro che bomba. Ma se non c'è il sangue, lo scoppio, non ci emozioniamo?
Comunque, ripeto, non è solo per paura dello smog. È per la speranza in un progresso vero, quello eco-compatibile. L'Europa può capire che le condizioni geoclimatiche della Pianura Padana rendono necessario dare priorità a questa regione.