Spreco di cibo dimezzato in un anno? miracolo impossibile
22 January, 2018
ma come si fanno a scrivere certe cose? cito testualmente da repubblica.it : "Cambiano abitudini e filosofia, muta il rapporto tra cibo e risparmio. E l'Italia, guardando nella spazzatura, si scopre meno sprecona e più generosa. È infatti dimezzata in un anno la quantità di cibo che gettiamo via dalle nostre case, mentre grazie alla nuova legge approvata a settembre del 2016 che facilita le donazioni da parte della grande distribuzione, queste sono cresciute del 21,4 %. Dal pane agli yogurt, dal tonno ai pelati, il Banco alimentare ha ricevuto da supermercati, mense e aziende 87mila tonnellate di alimenti, distribuendole a un milione e mezzo di persone. A pochi giorni dal 5 febbraio, "d-day" nazionale dedicato alla lotta allo spreco alimentare, dalla pattumiera arrivano così buone notizie. Un'indagine del ministero dell'Ambiente con il dipartimento di Scienze agro-alimentari di Bologna e "Waste Watcher", la prima su dati reali e non solo stimati, fotografa infatti un Paese dove oggi si butta nell'umido quasi la metà rispetto all'anno scorso."
Con la nostra redazione stiamo indagando sui dati che si possono forse desumere, ma già salta all'occhio l'arbitrarietà della ipotesi del dimezzamento dell'umido domestico. Una delle poche città ad aver diminuito nel 2017 la raccolta dell'umido, Torino, ha calato del 3%. Molto probabilmente - per non dire certamente - la ricerca cui allude l'articolo è stata condotta tenendo sotto osservazione un gruppo di cittadini che sapeva di essere sotto osservazione e quindi conteneva gli sprechi. E' probabile che sia quantificabile il dato dell'aumento delle donazioni della grande distribuzione, equivalente a poco più di un chilo per abitante (87 milioni). Ma come si fa a dire,pensare, scrivere che lo spreco domestico si dimezza in un anno? In un anno! E' la terza volta nel giro di poche settimane che interveniamo per verificare cifre che ci sembrano illogiche e improbabili. Si parla tanto di fake news... ma non ce le si aspetta dai più autorevoli quotidiani nazionali