San Giorgio e il drago
23 October, 2012
Sarà stata qualche linea di febbre, ma stanotte ho sognato Alemanno. Il sindaco. Proprio lui.
Era imponente, sfavillante nella stessa posizione in cui l'iconografia classica raffigura San Giorgio che uccide il drago. In una versione moderna del dipinto di Raffaello, il primo cittadino di Roma, marziale come mai, in mano brandiva non una spada ma un manganello (più adatto al personaggio) e il drago era rappresentato da un'auto, che esalava i suoi ultimi fumi dal tubo di scappamento, colpita definitamente a morte. Ma la cosa più strana è che al posto dell'obeso cavallo bianco, il nostro santo cavalcava una scintillante bici del bike sharing, nuova di zecca, elettrica e dotata di una raggiante Copenhagen wheel verde.
L'allegoria era completa.
Tutto chiaro.
E' stato un segno.
Il sogno mi ha indicato la via per la salvezza del genere umano: il traffico, essere immondo, sarà sconfitto non da complicati equilibri sulla ripartizione degli spostamenti. Non da serie campagne sulla mobilità ciclabile. No!
Il traffico sarà cancellato dal bike sharing!
Non importa se poi, come a Roma, è relegato nei parchi e non soddisferebbe neanche i bisogni di una sola famiglia, figurarsi dell'intera città,(pur costando come migliaia di biciclette private). Non importa se, come a Torino, trovare uno stallo con anche le biciclette sia più difficile dell'incontrare il messia. E non importa neanche se, come a Milano, i posti delle biciclette sono il parcheggio preferito degli automobilisti. No!
Basterà la parola: bike sharing! e le acque del traffico cittadino si apriranno per far procedere spedito il protociclista in sella alla sua fiammante bicicletta.
Capirete anche voi che piuttosto che punire chi commette un'infrazione pericolosa, inimicandosi un possibile elettore, sia molto, ma molto meglio per un sindaco mandare in giro i cittadini con un simbolo del proprio operato, una campagna elettorale gratuita (per loro) e permanente. Molto meglio snocciolare il numero di tesserati al servizio cittadino (se chiedete a Fassino ha l'aggiornamento in tempo reale e lo ripete anche nel sonno. Se doveste incrociarlo per strada provate a gridare la parola bicicletta: 18.000 abbonatii!!! risponderà meccanicamente) che parlare dello stato delle nostre strade, lastricate sì, di buone intenzioni, che però non tappano le buche.
I nostri amministratori hanno bisogno di dati comunicabili, e le piste ciclabili e il bike sharing sono le uniche due immagini sacre sulla bicicletta che si sono fissate nella loro mente. A scapito di tutto il resto. Parlategli di sicurezza stradale, lotta al furto, intermodalità o rastrelliere e se ne laveranno le mani. Citate bike sharing e piste ciclabili e vedrete nei loro occhi il fuoco della fede eterna, la nuova religione dei numeri che aprono la via alla rielezione. Pardon alla redenzione.
Altro che cabala...
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