Torino in bici: obiettivo 15%
Torino è la sesta città italiana ad aver sottoscritto la "Carta di Bruxelles" che impegna ad attuare politiche per raggiungere il 15% degli spostamenti in bici entro il 2020 e a dimezzare gli incidenti. Il Comune stima che attualmente il 10% di torinesi usi abitualmente la bicicletta
17 July, 2009
Continua a crescere il numero di adesioni alla "Carta di Bruxelles" per la mobilità ciclabile. Dopo Bari, Caserta, Ferrara, Milano, Reggio Emilia, anche l'amministrazione comunale di Torino ha deciso di sottoscrivere l'impegno ad attuare politiche di promozione della mobilità ciclabile per raggiungere il 15% degli spostamenti con questo mezzo sul proprio territorio entro il 2020, a ridurre nello stesso periodo del 50% gli incidenti che coinvolgono i ciclisti ed a sollecitare la Commissione ed il Parlamento Europeo a sviluppare politiche che portino sempre entro il 2020 l’uso della bicicletta al 15% in tutta l’Unione Europea (attualmente è intorno al 5%) ed a istituire la figura del Responsabile Europeo della Mobilità Ciclistica.
La "Carta di Bruxelles" è stata sottoscritta da 27 città europee al termine della conferenza internazionale “Velo-City” tenutasi nella capitale belga dal 12 al 15 maggio, che ha visto la partecipazione di un migliaio di persone tra rappresentanti delle istituzioni, amministratori, esperti di trasporti e mobilità, operatori dell’ambiente e produttori di biciclette.
Torino può oggi contare su una rete di 170 chilometri di piste ciclabili che l'amministrazione intende ampliare con la progressiva applicazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile in fase di redazione. Gli uffici comunali stimano che attualmente la percentuale di torinesi che usano la bicicletta per i propri spostamenti superi il 10% (nel 2003 era l’8%), percentuale che sale al 22% se si tiene conto di coloro che la usavano solo nella bella stagione o saltuariamente. Nel 2008 gli incidenti che hanno coinvolto i ciclisti sono stati 201 (considerando i dieci anni dal 1999 al 2008 la media è di 197), dei quali 12 gravi e 3 mortali.