Ecopass: un sondaggio boccia il ticket ma promuove il bike-sharing
Si riaccende il dibattito a Milano sul futuro del pedaggio antismog. Palazzo Marino farà una sua indagine entro fine anno. Legambiente: occorre un salto di qualità o il provvedimento è inutile. Intanto si attende il report dei primi sei mesi dell’anno sul ticket
28 July, 2009
Dal settembre 2008 la giunta milanese e la sua maggioranza discutono se fare o meno un sondaggio tra i cittadini per misurare il gradimento sull’Ecopass. Alla fine l’indagine, pur se all’interno di una rilevazione più ampia su Milano, è arrivata: ma a realizzarla non è stato Palazzo Marino ma l’Ispo, l’istituto di studi e ricerche guidato dal professor Renato Mannheimer. I dati mostrano una città che boccia l’Ecopass e promuove il bike-sharing. Sul provvedimento antismog dà un giudizio positivo il 35% degli intervistati, mentre il 50% lo ritiene negativo. C’è anche un 15% che invece non sa rispondere. Vanno un po’ meglio le cose per il bike-sharing. Semaforo verde per le bici a noleggio dal 47% degli intervistati, mentre il 23% giudica negativo il servizio. Su Bikemi c’è però un 30% di “non so”, una sorta di astensionismo difficile da interpretare.
I risultati sull’Ecopass hanno riacceso la discussione sul futuro del provvedimento. Il Sindaco di Milano, subito dopo la pubblicazione del sondaggio sul Corsera, si è affrettato a parlare di “una fase due” del ticket, facendo intravedere anche la prospettiva di un’indagine del Comune tra i cittadini entro la fine dell’anno. In questo Letizia Moratti è stata incalzata da alcuni settori della sua maggioranza, che più volte hanno espresso i propri dissapori e i mal di pancia verso la pollution charge. Prima tra tutti la Lega, che ha letto nei dati di Mannheimer la conferma di un sospetto che il Carroccio ha da tempo: l’Ecopass fa perdere consensi. Anche Legambiente è tornata a farsi sentire, esprimendo le proprie perplessità su un provvedimento ritenuto troppo limitato. Per l’associazione ambientalista non si può più andare avanti con la sperimentazione, che comunque ha funzionato, e invita la giunta milanese a decidere cosa vuole fare: o si crea un provvedimento serio e utile, oppure conviene abolirlo. E Legambiente ha rilanciato le proposte che ha già fatto nei mesi scorsi sull’Ecopass: allargare progressivamente il perimetro dell’area soggetta a ticket a tutta la città; applicare la pollution charge a tutti i veicoli in proporzione al grado di inquinamento; applicare una tassa per i Suv e furgoni.
Intanto si attende ancora dal Comune la pubblicazione dei dati sui primi sei mesi dell’Ecopass. Dall’inizio dell’anno, nulla di ufficiale si è più saputo sugli effetti del ticket. Qualche indiscrezione è arrivata però da Repubblica. Secondo il quotidiano sembra che il traffico nel centro storico non sia né aumentato né diminuito rispetto al 2008. Erano circa 79.000 gli ingressi giornalieri in auto nella cerchia dei Bastioni; sono in media sempre attorno ai 79.000 quelli “contati” nei primi sei mesi del 2009. La novità starebbe invece nel calo del 20% di quelli che pagano il pedaggio, un fatto che si spiega con il rinnovo del parco auto da parte dei milanesi che hanno rottamato i veicoli più inquinanti acquistando mezzi ecologici. Gli effetti: meno auto che pagano e meno incassi per il Comune. Solo lo smog invece sembra sempre lo stesso.
I dati del sondaggio Ispo
Moratti: il sondaggio su Ecopass di farà- da Il Corsera del 28.07.09
Moratti: su Ecopass bisogna riflettere- da La Repubblica del 28.07.09
Un calo di paganti del 20%- da La Repubblica del 28.07.09