Gas Serra: Campania virtuosa?
Secondo uno studio dell’Arpac, dal 1990 al 2005 le emissioni sono diminuite del 17%, ma il calo è legato alla crisi industriale che ha investito la Regione
16 September, 2009
La Regione Campania è in linea con gli obiettivi del protocollo di Kyoto. Il dato è contenuto nella recente Relazione sullo stato dell’ambiente in Campania curata da Arpac. Gli autori del rapporto fanno riferimento al periodo compreso tra il 1990 ed il 2005, durante il quale in Campania si è registrato un calo nelle emissioni di gas serra pari al 17%, in controtendenza con il trend nazionale.
La ragione è da ricercarsi in primo luogo nel processo di deindustrializzazione avviato a partire dagli anni Novanta. La crisi produttiva dell’ultimo decennio ha investito in particolare la provincia di Napoli, dove le industrie, le cui attività sono tra le principali fonti di gas serra, hanno subito ristrutturazioni, conversioni, ma soprattutto delocalizzazioni.
Il trend non è stato uguale per tutte le province della regione. Benevento e Salerno hanno mostrato nello stesso periodo un andamento sostanzialmente costante, Caserta ha fatto registrare un incremento dal 1995, ma nel 2005 i valori si sono riportati in linea con quelli del 1990. Solo a Salerno si è verificato un incremento di emissioni tra il 1995 ed il 2005, comunque non sufficiente ad incidere sul trend regionale. Si tratta di un primato non proprio confortante, poiché i dati non sono lo specchio di investimenti in ricerca ed innovazione, ma piuttosto testimoniano uno sviluppo economico rallentato rispetto al resto d’Europa, dove, secondo il rapporto, le emissioni di gas serra risultano legate ai tassi di produzione regionali.
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