Sale in America Latina, scende in Europa. Il 22 settembre senz'auto ha esordito a Copacabana mentre è andato in disuso a Parigi
Mentre in Europa è diminuita l'attenzione (e un po' anche le adesioni), in vari paesi della America Latina sembra crescere la partecipazione alla "Giornata mondiale senz'auto". Dall'Ecuador al Cile iniziative per incentivare la mobilità sostenibile. E per la prima volta, a Rio de Janeiro, chiuse al traffico alcune strade di Copacabana
24 September, 2009
Il 22 settembre del 1998, 35 città francesi organizzarono per la prima volta la "Giornata mondiale senz'auto". Dopo 11 anni, in Europa sembra calare l'attenzione verso questa manifestazione. In America Latina invece il “Día mundial sin auto” cresce e diventa un'occasione di visibilità per molte associazioni che si occupano di ciclismo urbano.
Il 22 settembre a Lima, in Perù, una carovana in bici ha raggiunto il Congresso della Repubblica per promuovere il "Progetto di legge per la promozione della bici come mezzo di trasporto sostenibile". Nella stessa giornata, le associazioni di ciclisti hanno organizzato per le strade della capitale peruviana una bicicletta notturna per rivendicare la loro presenza in città.
A Quito, in Ecuador, le associazioni di ciclismo urbano si sono date appuntamento alla Fiera della Mobilità Sostenibile che si svolgeva in contemporanea alla giornata senz'auto. E per dare il buon esempio, anche le autorità pubbliche hanno partecipato alla giornata mondiale senz'auto. Il sindaco di Quito, Augusto Barrera, ha percorso in bici la Ciclovía insieme ad altri funzionari comunali. "Dobbiamo comprendere che mobilità non significa muovere automobili bensì muovere gente" ha commentato il sindaco della capitale. Un obiettivo del primo cittadino è trasformare la città in luogo dove gli automobilisti imparino a rispettare i pedoni: "Una mobilità sostenibile deve essere collegata al recupero dello spazio pubblico".
In Brasile 56 città hanno aderito alla giornata senza auto. Rio de Janerio, che per la prima volta ha partecipato all'iniziativa, ha chiuso al traffico le strade di diversi quartieri, compreso Copacabana - famoso per la sua spiaggia sabbiosa lunga circa 4 chilometri -. Le strade liberate dalle auto sono state animate da iniziative rivolte a pedoni e ciclisti. Il Ministero brasiliano per le Città ha approffittato del 22 settembre per lanciare il “Documento per l'elaborazione del piano di trasporto su due ruote nelle città”. Il manuale, destinato agli enti locali, contiene indicazioni su come promuovere l'uso della bici ed orientamenti tecnici per la progettazione e la gestione delle piste ciclabili.
Per chi vive in alcuni Paesi dell'America Latina, la giornata senz'auto è stata l'occasione per riprendere la bici dopo la brutta stagione - il 23 settembre inizia la primavera nell'emisfero sud -. Una manifestazione in bici ha animato le strade de La Plata in Argentina. A Santiago del Cile il 22 settembre, oltre alle attività culturali organizzate nel centro città, diversi ministri e funzionari hanno raggiunto il palazzo de La Moneda con i mezzi pubblici. Per l'occasione è stato anche presentato un progetto di legge che prevede l'installazione di parcheggi per le bici in edifici che ospitano più di 1.000 persone: i parcheggi dovranno essere collocati a meno di 50 metri dall'entrata principale e ogni 10 parcheggi per le automobili dovrà corrisponderne uno per le bici.
"Día mundial sin auto" in Perù - Gli spot