Bikemi: sono cento le stazioni, ma c'è un buco da 700 mila euro
Troppo pochi i cartelloni pubblicitari montati per assicurare alla società di gestione gli introiti necessari. A rischio il futuro del servizio? Il Comune cerca di correre ai ripari. Intanto aumenta ancora l’utilizzo del bike-sharing. Prelevate in un solo giorno 4332 bici
29 September, 2009
Nel giorno in cui si taglia il nastro per la centesima stazione del bike-sharing nel centro città, si scopre che c’è un buco da 700 mila euro di mancati introiti allla Clear Channel, la società pubblicitaria a cui è stata affidata la gestione del servizio.
Il problema è dovuto ai cartelloni pubblicitari da installare in prossimità delle velo stazioni cittadine. Dovevano essere 200, ma finora sono solo 58 quelli montati. Il meccanismo infatti è macchinoso e per installare un singolo pannello i tempi e i passaggi diventano infiniti.
Così la Clear Channel, la multinazionale americana colosso della raccolta pubblicitaria, perde 700 mila euro di incassi pubblicitari previsti e necessari per gestire i costi di Bikemi. La mancanza di impianti pubblicitari vicini a ogni rastrelliera delle bici danneggia la Società, la quale fa capire di non poter garantire in futuro il servizio se il conto non verrà saldato.
A Palazzo Marino si cerca una soluzione, ed è previsto un incontro tra Assessore Croci, Direttore generale del Comune e Presidente di Atm per venire fuori da questa situazione. Non è esclusa neppure l’ipotesi che il servizio abbia un costo per il Comune (che invece ora non paga nulla).
Intanto, sono in attivo i numeri della fruizione del servizio: gli abbonamenti annuali sono più di 11 mila, mentre è stato raggiunto il record di 4332 prelevamenti di bici in un solo giorno.
Inaugurazione della centesima stazione con un buco da 700mila euro- da La Repubblica del 29.09.09