La pedonalizzazione di piazza Duomo a Firenze: il giorno dopo
Il 25 ottobre 2009 è partita la pedonalizzazione di Piazza Duomo a Firenze. Una nota di Maurizio Da Re per Eco dalle Città: "Piazza Duomo pedonalizzata senza la tramvia ma con il tubone". I commenti e la rassegna stampa
26 October, 2009
Maurizio Da Re
Dal 25 ottobre Firenze ha la sua piazza Duomo totalmente pedonalizzata, senza bus, taxi, auto, furgoni e motorini: possono transitarvi solo pedoni, biciclette e mezzi di soccorso. E’ un grande risultato, accolto con favore dai fiorentini, che non vedranno più il Duomo come il principale spartitraffico cittadino, ogni giorno, per duemila bus, migliaia di motorini e centinaia di taxi, auto e furgoni. ''E' un'occasione storica e indietro non si torna". Così ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che il 21 settembre in Consiglio Comunale aveva annunciato, un pò a sorpresa, la pedonalizzazione per il 25 ottobre, costringendo così l’azienda di trasporto pubblico, l’Ataf, e gli uffici tecnici del Comune a “fare le corse” per progettare e realizzare le modifiche alla viabilità e alle linee degli autobus. Eppure la pedonalizzazione poteva essere fatta già negli anni passati, quando erano in molti a richiederla. Anche Legambiente di Firenze aveva organizzato nel giugno 2007 una partecipata assemblea pubblica per chiedere al Comune la pedonalizzazione del Duomo e la riorganizzazione del trasporto pubblico, prima della cantierizzazione della tramvia, ottenendo per l’ennesima volta la risposta miope e negativa dell’allora vicesindaco e assessore alla mobilità Giuseppe Matulli, secondo il quale senza la tramvia non si poteva pedonalizzare il Duomo. E il nuovo sindaco Renzi, invece, non ci ha pensato due volte e, rimettendo addirittura in discussione il previsto tracciato della tramvia nel centro storico, ha chiuso piazza Duomo, facendone un vero e proprio evento mediatico, anche a livello nazionale.
Ma quali sono le conseguenze e gli effetti della pedonalizzazione di piazza Duomo? Innanzitutto la rivoluzione del trasporto pubblico: su 63 linee di Ataf 22 cambiano itinerario, cioè un terzo di esse sono state modificate in poco tempo, e sono numerosi i problemi dei nuovi tracciati, più lunghi e contorti, che rischiano di portare a una riduzione dei passeggeri, che potrebbero riconvertirsi al motorino, già molto usato per circolare nella ztl. In secondo luogo l’impatto sulla mobilità privata, perchè la Fortezza da Basso e i viali di circonvallazione risentiranno molto delle modifiche alla viabilità (per bus e auto), tanto che lo stesso sindaco ha più volte lanciato l’appello a non usare l’automobile nei primi 15 giorni dalla pedonalizzazione, temendo la paralisi del traffico in città. In terzo luogo la riprogettazione della linea 2 della tramvia, che avrebbe dovuto passare accanto al Duomo e che secondo Renzi dovrà avere un altro itinerario, che avrebbe potuto essere proprio quello usato adesso dalle nuove linee di autobus. L’ultima conseguenza è il rilancio del progetto della circonvallazione nord, il cd “Tubone”, da parte del sindaco Renzi: una autostrada urbana, quasi tutta in sotterranea, da Castello a Varlungo, per alleviare il traffico privato sui viali di circonvallazione, che in futuro potrebbero collassare. Certo che sarebbe un bel paradosso se si dovesse fare il “Tubone”, che andrebbe ad aggiungersi al tunnel della TAV, come effetto alla pedonalizzazione del Duomo e alle linee del tram!
I fiorentini riconquistano il Duomo - da La Repubblica del 26.10.2009
Pedonalizzazione, bagno di folla per la ‘rivoluzione’ senza auto né bus - da La Nazione.it del 26.10.2009
1 commenti
Scrivi un commentoGiacomo
26.10.2009 12:10
Spero che l'esempio di Firenze sia seguito anche da altre città!