Legambiente: Salerno città Lepre male le altre in Ecosistema urbano Campania
Ancora battute d'arresto nelle politiche per la sostenibilità urbana in Campania. Lo dicono i dati della XVI edizione di Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale di Legambiente, Sole 24 Ore e Ambiente Italia Da Agro.it
26 October, 2009
Una città lepre, Salerno e gli altri capoluoghi campani solo tartarughe. Il capoluogo salernitano con la sua 34° posizione è la prima città campana e del sud, mentre Napoli con 89° posizione è la peggiore della Regione e tra le grandi metropoli. Migliora Benevento, peggiora Caserta, stabile Avellino. Questa la fotografia della Campania ambientale della XVI edizione di Ecosistema Urbano di Legambiente, rapporto annuale realizzato con la collaborazione scientifica di Ambiente Italia e il contributo editoriale de Il Sole 24 ore. Quindi escludendo Salerno, in Campania si registra una battuta d'arresto nelle politiche ambientali urbane e una scarsa agilità nello sfruttare le opportunità, anche economiche, offerte da una più attenta e lungimirante gestione dei rifiuti, della mobilità, dell'energia.
Partiamo da Salerno, regina della Campania sul piano della qualità ambientale con un scatto avanti di ben 49 posizioni rispetto lo scorso anno. Aria e rifiuti in miglioramento. La qualità dell'aria migliora con livelli del Biossido di azoto che raggiungono i valori di 23,8 ug/mc molto al di sotto dei limiti previsti dalla legge che prevede obiettivo di qualità di 40ug/mc. Al di sotto del limite di legge di 40 ug/mc il Pm10 dove a Salerno presenta una media di 33,9 ug/mc. E' balzo in avanti nella raccolta differenziata con Salerno, e una parallela diminuzione delle produzione di rifiuti procapite: si passa da 532kg per abitanti ai 510. Aumenta estensione procapite di mq per estensione di area Ztl con circa 2mq per abitanti rispetto al metroquadro, dello scorso anno. Aumentano le aree verdi, ottima la capacità di depurazione con il 95% e diminuiscono i consumi idrici procapite. Buona performance nelle politiche energetiche e sul fronte delle certificazioni del sistema di gestione ambientale.
Dalla prima città campana all'ultima. Napoli perde una posizione scendendo all'89° posto, peggiore tra le grandi metropoli italiane a dimostrazione che i problemi storici di cui soffre la città non sono ancora "efficacemente risolti". Si muove un po' la differenziata dei rifiuti, ma nel capoluogo partenopeo notiamo una desolazione quasi assoluta per quel che riguarda lo spazio a disposizione di pedoni, ciclisti e ztl, così come va poco oltre una collezioni di zeri negli indicatori riferibili alle energie rinnovabili. Detiene la peggiore concentrazione media di biossido di azoto con 62 ug/mc molto al di spora dell'obiettivo del 40ug/mc e ultima anche per la qualità ambientale di autoveicoli di Euro 3 e Euro4 circolanti sul territorio comunale.
Bene, invece Benevento che balza in avanti di ben 29 posti, mentre Caserta scende di 46 posti piazzandosi all’83esimo.