I milanesi non vogliono più le stoviglie usa e getta nelle mense scolastiche
Le mense scolastiche di Milano scodellano ogni giorno pasti per 80 mila studenti in stoviglie di plastica usa e getta. I genitori vorrebbero passare alle stoviglie riutilizzabili, come testimonia anche un sondaggio su internet tuttora aperto. La protesta va avanti, ma per ora non si cambia!
19 November, 2009
Massimiliano Milone
La plastica nelle mense scolastiche di Milano non piace ai genitori
Ogni anno scolastico 80 mila studenti (con età compresa tra uno e 13 anni) di Milano, consumano 13 milioni di piatti, posate e bicchieri di plastica usa e getta nelle mense scolastiche: un totale di 550 tonnellate di rifiuti che finiscono nell’inceneritore, in quanto non riciclabili perché contaminati da alimenti. Un danno ambientale non indifferente se pensiamo che queste cifre andrebbero moltiplicate per la maggior parte delle scuole d’Italia. La denuncia è venuta dai genitori delle commissioni mensa ad inizio anno scolastico.
Mauro Bianchi, amministratore delegato della Milano ristorazione, che prepara e consegna ogni giorno i pasti in 385 fra nidi e asili (comunali e statali), 146 scuole elementari, 81 scuole medie e 16 scuole private, ha dichiarato in proposito: «Abbiamo optato per questa soluzione dopo aver sperimentato anche altre strade, prima fra tutte quella, altrettanto dispendiosa in termini ambientali, delle stoviglie in ceramica da lavare prima del riutilizzo».
C’è chi ha suggerito di far portare ai bambini piatti e bicchieri puliti da casa; c’è chi invece ha ipotizzato di sostituire la plastica con la ceramica direttamente nelle mense scolastiche.
Bianchi ha risposto subito: «Portare da casa piatti e posate è impraticabili anche per motivi igienico-sanitari. Peraltro le stoviglie in plastica smaltite nel termovalorizzatore producono energia: un vantaggio per l’ambiente c’è comunque». Ed ha aggiunto: «Secondo le nostre valutazioni l’impatto ambientale del sistema attuale è simile a quello che avremmo se usassimo i vecchi piatti in ceramica da ritirare nelle scuole, trasportare ai nostri centri per il lavaggio consumando benzina e creando inquinamento, senza contare l’uso di detersivo, acqua, energia elettrica».
Milano ristorazione ha scartato anche l’ipotesi dei piatti in mater-bi riciclabili al 100%, perché comporterebbero un aggravio di spese di 1,5 milioni di euro all’anno, con conseguente aumento delle rette di refezione per le famiglie milanesi. Nel frattempo si è scatenata la “bagarre”: numerose famiglie hanno denunciato l’aumento indiscriminato delle tariffe delle mense scolastiche al Codacons, il quale ha presentato un esposto all’Antitrust e alla Corte dei Conti.
La questione a Milano non sembra ancora chiusa. Intanto La Repubblica ha riproposto su internet il sondaggio Plastica o ceramica nelle mense scolastiche?, lanciato in occasione della protesta da parte dei genitori milanesi a fine settembre. I risultati: su 1.646 partecipanti il 45% vuole che gli studenti portino le stoviglie da casa, il 38% chiede il ritorno alle stoviglie di porcellana e ai bicchieri di vetro, il 14% è per le stoviglie in mater-bi mentre solo il 4% è a favore delle stoviglie usa e getta. Il sondaggio è ancora aperto!