Sacchetti in polietilene banditi nel 2010
Oggi la firma di un protocollo d'intesa tra Comune e associazioni del commercio - comunicato stampa del Comune di Torino del 25.11.2009
25 November, 2009
Mai più sacchetti di plastica. La direttiva Ue EN 13432 sugli imballaggi vieta, a partire dal 1° Gennaio del 2010 la produzione e la commercializzazione di sacchetti non biodegradabili, i tradizionali shopper di polietilene (anche detti “con manico a canottiera”). Il Governo italiano ha ottenuto una proroga del provvedimento di un anno, fino al 1 gennaio 2011, ma il Comune di Torino, d’accordo con i commercianti, ha deciso di anticipare quella data e di mettersi in regola con la direttiva europea nel 2010. L’assessore al Commercio, Alessandro Altamura e l’assessore all’Ambiente, Roberto Tricarico, siglano oggi un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria del commercio e dei consumatori - Api, Ascom, Cna, Confesercenti, Federdistribuzione, Coop, Federconsumatori, Adiconsum, Asiap Fenapi, Anva, Cia, Ubat, Coldiretti e Fiva, Fivag, Asiap (associazioni di ambulanti) - per avviare una graduale eliminazione dei sacchetti dalla distribuzione commerciale e la loro sostituzione con sacchetti in mater-bi, biodegradabili in sei mesi dalla data di produzione, o in alternativa da borse in cotone riutilizzabili.
I sacchetti sono l’oggetto fabbricato in maggior numero di esemplari nell’intera storia dell’umanità. Solo in Italia ogni anno ne vengono prodotti oltre 10 miliardi. L’ambiente impiega ben 400 anni a distruggere un sacchetto di plastica non correttamente smaltito. Inoltre, in Italia la produzione dei sacchetti è accompagnata dal rilascio di 400 mila tonnellate di anidride carbonica.
Il protocollo darà avvio, a partire da oggi e fino al 31 marzo 2010, a un programma sperimentale per la progressiva diffusione della “buona pratica” del non utilizzo di sacchetti non biodegradabili per l’asporto delle merci. Dal 2 aprile 2010 la Città vieterà “agli esercizi commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande, esercenti attività sul territorio comunale, in sede fissa o su area pubblica, nonché ai produttori agricoli che effettuano l’attività di vendita al dettaglio sui mercati cittadini” la distribuzione ai consumatori di sacchetti non biodegradabili per l'asporto delle merci, salvo esaurimento delle scorte. La norma riguarderà soprattutto gli operatori mercatali e i commercianti di generi alimentari, maggiori “distributori” di borse di plastica.
Città e associazioni si impegnano reciprocamente a promuovere la graduale sostituzione dei sacchetti in polietilene non biodegradabili per l'asporto delle merci con sacchetti biodegradabili preferibilmente conformi alla norma tecnica UNI EN 13432, come campagne di informazione, progetti nelle scuole, distribuzione di shopper riutilizzabili.
Insieme, promuoveranno attività di sensibilizzazione dei cittadini, delle imprese associate e dei consumatori, per agevolare un cambiamento delle abitudini ambientali e raggiungere l’obiettivo di diminuire l’uso e il consumo della plastica, fino alla completa eliminazione degli shopper in polietilene. Una commissione Comune/Associazioni verrà periodicamente convocata al fine di monitorare la diffusione della “buona pratica” e di consentire eventuali interventi correttivi del percorso.