Rapporto "Cittalia 2009" sulla mobilità urbana. Ecco le prime anticipazioni
Presentato dal centro ricerche dell'Anci il rapporto "Cittalia 2009" sulla mobilità in 15 città metropolitane. In crescita del 15% dal 2000 al 2008 la domanda di trasporto pubblico, ma la velocità media degli spostamenti con i mezzi pubblici è di 12,4 km/h, a fronte dei 22,8 km/h degli spostamenti in auto. In crescita del 39% il tasso di motorizzazione per i motocicli; pressochè stabile quello delle autovetture
09 December, 2009
Le grandi città italiane sono malate di traffico: ogni cittadino arriva a trascorrere anche due settimane all’anno in macchina. Il che si traduce in un costo di circa 2,6 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal Rapporto Cittalia 2009 sulle Città Mobili, che pone l’accento sulla domanda e l’offerta di mobilità nelle 15 città metropolitane del Paese: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trieste e Venezia.
Dallo studio emerge appunto che le città metropolitane italiane sono malate di traffico, soprattutto se si considerano le sei più popolose: Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. Cittalia ha calcolato che in queste città si perdono in media due settimane all’anno in macchina. E’ Roma a guidare la classifica: nella città Eterna una persona perde in media un’ora e un quarto al giorno negli spostamenti. Inoltre, confrontando la velocità media dei mezzi di trasporto, Cittalia ha rilevato che il mezzo pubblico circola in genere alla metà della velocità rispetto al mezzo privato: se la velocità media delle auto è di 22,8 km orari, i mezzi pubblici viaggiano infatti a 12,4 km/h. Tra i risultati più rilevanti dello studio, tornando all’analisi delle 15 città metropolitane, c’è il “costo dell’immobilità urbana”: 2,6 miliardi di euro l’anno, pari allo 0,2% del Pil.
Una nota positiva è costituita dall’aumento di domanda di trasporto pubblico, alla quale fa da contraltare la diminuzione della domanda di trasporto privato: a fronte di una crescita media nazionale del 2,3%, nelle 15 città metropolitane la motorizzazione privata ha subito una riduzione media del 6%. Le note dolenti tornano a farsi sentire se si considera che, per quanto riguarda la mobilità su ferro, le 15 città prese in esame sono in stallo dal 2000, fatta eccezione per Milano, dove l’offerta di trasporto su ferro è cresciuta del 27,3% tra il 2000 e il 2007. Non va meglio se si considera la presenza di piste ciclabili: il dato per il totale delle città metropolitane è pari a 0,2 chiometri di piste ciclabili per 100 chilometri quadrati di superficie comunale. Nelle altre capitali europee i dati sono ben differenti: a Helsinki il rapporto è di 891,3 km/100 kmq, a Stoccolma di 390,6, a Copenaghen 387,2. Ultime nella classifica europea sono Roma (10,5), Madrid (21,2) e Londra (32,6).