Piemonte: a novembre Pm10 alle stelle. L'inizio di dicembre non è da meno
A novembre crescono rispetto al 2008 le concentrazioni medie di polveri sottili nell'aria. Oltre i limiti Torino, Novara, Alessandria, Asti, Vercelli e Biella. Solo a Verbania vengono rispettati i valori limite fissati per il Pm10. I risultati dell'indagine di Legambiente su 10 centraline Arpa di Piemonte e Valle d'Aosta. E uno sguardo alle centraline di Torino nei primi giorni di dicembre
11 December, 2009
E' un "novembre nero" quello fotografato da Legambiente in un'indagine condotta su 10 centraline Arpa di Piemonte e Valle d’Aosta. I dati rilevati dall'associazione ambientalista evidenziano, rispetto allo stesso periodo del 2008, la netta crescita a novembre delle concentrazioni medie di polveri sottili. Torino si conferma la peggiore della classe con una concentrazione media di Pm10 a novembre che sfiora quota 80 mg/mc all’Itis Grassi e supera i 70 mg/mc in via della Consolata (nel 2008 le medie si attestavano intorno ai 50 mg/mc). Allarmante anche il dato relativo ai superamenti giornalieri della soglia dei 50 microgrammi, che l’Unione Europea permette di raggiungere per non più di 35 volte l’anno: a Torino questo limite a tutela della salute pubblica è stato violato da inizio anno fino al 30 novembre per ben 132 giorni (Grassi). Particolarmente allarmante è il perdurare nel tempo delle alte concentrazioni di Pm10: all’Itis Grassi, periferia Nord della città, gli sforamenti si sono ripetuti a novembre per 19 giorni consecutivi, con concentrazioni che per 10 giorni hanno toccato quota 100 mg/mc, con picchi oltre i 130 mg/mc. Non meno grave la situazione fotografata nel centro storico: a novembre, in via della Consolata, si sono registrati 18 superamenti consecutivi e, per 7 giorni, le polveri hanno superato quota 100 mg/mc. Solo la pioggia del 30 novembre ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai torinesi.
Ma l’aria irrespirabile non è prerogativa del solo capoluogo. A novembre infatti peggiorano, rispetto allo stresso periodo del 2008, i valori di tutte le centraline di Piemonte e Valle d’Aosta. Dopo Torino, la concentrazione più alta di polveri sottili è stata registrata a Novara: in viale Roma le Pm10 hanno raggiunto i 64,2 mg/mc di media, a fronte dei 35,9 mg/mc del novembre dello scorso anno. Concentrazioni medie in crescita anche ad Alessandria (da 44,3 mg/mc del novembre 2008 a 56,2 del mese scorso), Asti (da 36,7 mg/mc a 52,2 mg), Vercelli (da 31,9 a 45,3 mg/mc) e Biella (da 20,3 a 44). La seconda maglia nera regionale per numero di superamenti è invece assegnata a Bra (CN) dove sono 96 i giorni in cui il Pm10 ha sforato quota 50 mg/mc. Solo a Verbania ed Aosta vengono rispettati i valori limite fissati per il Pm10, dove gli sforamenti giornalieri da inizio anno non superano le 20 unità e le concentrazioni medie di particolato a novembre si aggirano intorno ai 30 mg/mc. Ciononostante nell’ultimo mese anche in queste due realtà lo smog è in crescita rispetto al 2008.
“I dati evidenziati dall'indagine di Legambiente confermano l’estrema gravità della situazione. –dichiara Vanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta- Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sono ormai noti ed è sempre più evidente che le misure per la riduzione del traffico sono inadeguate. Alle amministrazioni locali manca il coraggio di intraprendere scelte concrete e apparentemente impopolari in tal senso mentre, a livello nazionale, si continuano a destinare la gran parte degli investimenti nel settore delle infrastrutture stradali e autostradali, piuttosto che a interventi per il miglioramento del trasporto pubblico e della mobilità urbana”. Il Piano regionale piemontese per il risanamento della qualità dell’aria "che contiene misure concrete per la riduzione degli inquinanti, non è applicato dalla maggior parte dei Comuni –denuncia la Bonardo- Ad oggi, tra i capoluoghi di provincia, solo Verbania ferma i diesel Euro 2, e forse non è un caso che si respiri aria migliore. In questa direzione, accogliamo positivamente la notizia che Torino e i comuni dell’hinterland, seppur con un anno e mezzo di ritardo, abbiano deciso di applicare il provvedimento a partire dal 25 gennaio, anche se non condividiamo la possibilità di derogare dai blocchi i veicoli diesel dotati a posteriori di filtri anti-particolato, soluzione questa in grado di abbattere le polveri solo del 30%”.
Anche i primi giorni di dicembre sembrano confermare, almeno a Torino, le alte concentrazioni di polveri sottili. Da inizio mese all'Itis Grassi sono stati registrati altri 6 giorni di sforamento dei 50 mg/mc di media giornaliera. Peggiore la situazione in via della Consolata, dove il Pm10 ha superato 8 giorni su 11 soglia 50 mg.