Emergenza maltempo, ferrovie in tilt: intervista all\'esperto di trasporti Andrea De Bernardi
La situazione di questi giorni in Italia è peggiore di quella nel resto d'Europa, dice l'ingegnere Andrea De Bernardi, esperto di trasporti. Sono bastati due giorni di maltempo per mandare in tilt l'intera rete ferroviaria. Ma è giusto lasciare l'auto a casa: anche in condizioni di tempo sfavorevole, i treni non hanno problemi di aderenza e quindi solitamente sono più sicuri degli autoveicoli
22 December, 2009
Maltempo in tutta Europa e i treni si fermano: che cos'è successo?
L'abbiamo chiesto all'ingegnere Andrea De Bernardi, esperto di trasporti.
«Distinguerei le due situazioni: nel nord Europa ci sono state condizioni meteo veramente pesanti, possiamo parlare di bufere di neve. In Italia invece abbiamo avuto semplicemente due giorni di maltempo, a Milano si contano 15 centimetri di neve sulle strade, non è così improbabile per questa stagione. Non si può certo parlare di calamità naturale.»
Allora come mai il traffico ferroviario è andato in tilt?
«In Italia abbiamo due problemi che si intrecciano. Da un lato la manutenzione ordinaria dei treni, che è molto carente o manca del tutto. Poi manca qualcuno che si prenda la responsabilità diretta di quello che accade: parla sempre solo il “grande capo”, ma non c'è un referente per ogni singolo problema. Ci vorrebbe invece una suddivisione in blocchi funzionali di ridotte dimensioni: pezzettini di rete ferroviaria, ognuna con un proprio staff, propri macchinari e un proprio management. Se qualcosa non funziona si potrebbe sapere di chi è la responsabilità... almeno sapremmo con chi prendercela!»
Si è detto che però il sistema italiano ha retto più che quello degli altri Paesi; qui almeno non c'è stato il blocco dei treni.
«A quanto ne so, nel resto d'Europa i treni viaggiano abbastanza regolarmente. C'è stata una singola situazione molto critica, quella degli Eurostar nel tunnel della Manica, che è stata amplificata più del dovuto. Non è vero che il traffico ferroviario in Europa è bloccato: sono stato due giorni fa in Svizzera e i treni funzionavano. E' ovvio che con tanta neve ci possono essere dei disagi, ma l'attuale situazione italiana è su un altro livello: un disastro. Sono un pendolare della linea Torino-Milano e il sistema negli ultimi giorni è del tutto fuori controllo. Oggi ero in stazione e non c'era il treno che avrei dovuto prendere. Non c'era nemmeno la comunicazione che era stato soppresso: semplicemente non ce n'era più traccia. Posso capire che, a causa del maltempo, alcuni treni vengano soppressi, ma almeno è necessario comunicarlo agli utenti.»
Come mai, allora, vista la situazione critica, quando nevica il consiglio è sempre quello di lasciare l'auto a casa, preferendo il trasporto pubblico e ferroviario?
«E' un consiglio giusto. Teoricamente il trasporto ferroviario ha meno problemi di quello su ruote. Possiamo dire, semplificando molto, che anche in condizioni di sole i binari sono già “viscidi”, cioè non hanno un problema di aderenza come le gomme degli autoveicoli. Per questo motivo in caso di neve o ghiaccio hanno solitamente meno problemi.»