Polveri sottili, Frosinone maglia nera nel Lazio per il 2009
Non fa molto meglio la capitale, che fa registrare un leggero aumento dei superamenti dei limiti di legge, nonostante le abbondanti piogge dello scorso anno. La denuncia arriva da Legambiente, che chiede di ripristinare targhe alterne e domeniche ecologiche
18 January, 2010
Resta negativo e preoccupante, anche per il 2009, il bilancio relativo alla concentrazione di polveri sottili nel Lazio, nonostante le abbondanti precipitazioni. Maglia nera per la qualità dell’aria si conferma la città di Frosinone, con 122 superamenti dei limiti di legge, seguita da Roma, con 67 superamenti nella centralina di Corso Francia, e da Colleferro, sempre con 67 superamenti. In totale, ben 861 casi di sforamento dei limiti di legge, con 11 centraline (sulle 25 totali della rete dell'Arpa Lazio) che oltrepassano il tetto di 35 giorni di superamento dei valori stabilito dalla normativa di settore. L’allarme arriva da Legambiente, che ha presentato il dossier "Mal'Aria di città 2010", realizzato in collaborazione con il sito www.lamiaaria.it. Il documento analizza la qualità dell’aria delle città italiane, riportando i dati di concentrazione relativi al PM10 e alle altre principali sostanze inquinanti.
Preoccupante, come già detto, la situazione nel Lazio, dove anche la capitale fa segnare un risultato tutt’altro che lusinghiero: 415 episodi di superamento nelle dieci centraline della rete, con sei su dieci (60%) che hanno superato il limite dei 35 giorni, ossia Francia (67), Tiburtina (62) e Fermi (61), Cinecittà (46), Preneste (45) e Magna Grecia (42). Nonostante le abbondanti precipitazioni dello scorso anno, Roma fa segnare un peggioramento complessivo rispetto al 2008: Fermi passa da 52 superamenti nel 2008 a 61 nel 2009, Cinecitta' da 44 a 46 superamenti e Cipro da 27 a 28. «Anche nell'anno appena passato è stata molto seria la situazione dello smog da polveri sottili nel Lazio - ha commentato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - con continui superamenti dei limiti, con Roma, Frosinone e Colleferro che guadagnano il podio dei più inquinati, in un contesto in cui è il traffico automobilistico la principale causa del disastro nei centri urbani, fonte anche dell'anidride carbonica che sta cambiando il nostro clima». Secondo l’ambientalista, sta proprio nella riduzione del traffico privato la soluzione al problema dell’inquinamento atmosferico nelle città laziali. «A Roma e Frosinone - ha aggiunto - nell'immediato il problema va anche affrontato con provvedimenti emergenziali, attuando quanto previsto nel piano di risanamento dell'aria, con due giornate di targhe alterne a settimana ed alcune domeniche ecologiche».
Il Campidoglio, intanto, replica sottolineando i passi avanti compiuti rispetto al passato meno prossimo: «Nel settore dell'inquinamento atmosferico, l'amministrazione Alemanno sta portando avanti importanti provvedimenti strutturali di breve, medio e lungo periodo che stanno dando risultati assolutamente rilevanti - ha dichiarato l'assessore all'Ambiente, Fabio De Lillo - I numeri, al di là di alcune interpretazioni, parlano chiaro: nel 2009 i superamenti sono stati 415 a fronte dei 784 del 2007 con una diminuzione del 47%».
Scarica il dossier di Legambiente.