Nasce a Torino "Tour in bike", l'audioguida per cicloturisti urbani
Turisti sulle due ruote: a Torino si può. Il negozio "Tourinbike" offre, oltre al noleggio delle biciclette, la possibilità di fare un giro turistico della città con un accompagnatore o con un'audioguida in italiano, inglese, francese e, in futuro, anche in spagnolo, tedesco e russo. Il servizio partirà a marzo. Intervista all'ideatrice del servizio, Cinzia Bianchin
26 January, 2010
Arriveranno a marzo le audioguide per il “Tour in bike”, visita di Torino pedalando sulle due ruote. Ma il negozio, in via Fiochetto 39, proprio accanto alla pista ciclabile dei Giardini Reali, è già aperto da novembre per chi vuole noleggiare le biciclette. «All’inizio c’è da fare un lavoro di marketing per farsi conoscere e rendersi visibili – spiega Cinzia Bianchin, l’ideatrice di questa proposta turistica – Per questo ho aperto in autunno, anche se al momento non ci sono ancora molte richieste.»
Come funziona l’offerta di Tourinbike?
«Ci sono tre proposte. La prima è semplicemente il noleggio di una bicicletta, con casco, lucchetto e, per chi lo richiede, seggiolino per bimbi. Io fornisco una mappa delle piste ciclabili e il turista può girare per Torino per conto proprio, lasciando zaini e bagagli in un armadietto chiuso a chiave. La mappa al momento è quella del Comune di Torino, ma ne farò una più dettagliata e più adatta a chi vuole muoversi in centro. Al momento il parco bici consiste in una cinquantina di mezzi, ma aumenterà: non ci sono ancora quelle per bambini dagli 8 ai 13 anni. Inoltre alcuni alberghi mi hanno chiesto la possibilità di noleggiare bici da corsa di alto livello a turisti americani che fanno turismo ciclabile e sono abituati ad avere dei mezzi di qualità superiore: nel prossimo futuro mi adeguerò alle richieste. La seconda possibilità è quella di prenotare una visita della città accompagnati da una guida in bicicletta, con visita in italiano o in altre lingue. Con una persona in carne ed ossa il turista può instaurare un dialogo, non solo fare un giro delle bellezze architettoniche, ma porre domande. Questa proposta si rivolge principalmente a gruppi di 8-10 persone perché l’accompagnatore turistico ha un costo piuttosto alto. Non prevedo partenze ad ore prefissate: il gruppo arriva qui, prenota e sceglie una delle proposte o chiede un giro personalizzato. Infine, la terza offerta nasce dalla volontà di offrire lo stesso giro ad un costo minore, per renderlo accessibile anche alle coppie e alle famigliole. Il giro è simile a quello che si farebbe insieme alla guida in carne ed ossa, ma con un’audioguida in un lettore mp3.»
Come funziona la visita di Torino con l’audioguida?
«Ci sono tre itinerari, a seconda delle preferenze del turista. Viene dato un lettore mp3 che deve poi essere restituito alla fine del tour, con la registrazione audio in italiano, inglese e francese e la musica di sottofondo. Ho già pronte le traduzioni in spagnolo, russo e tedesco, ma sto cercando qualcuno che le produca con la stessa alta qualità delle altre lingue, a costi contenuti. Si può noleggiare l’audioguida insieme alle biciclette, ma non è obbligatorio: chi vuole può usare la propria bici e in questo caso i costi sono davvero bassi: 5/7 euro. Tranne quella dell’itinerario più lungo, che comprende i parchi torinesi, l’audioguida potrebbe interessare anche chi preferisce un giro turistico pedonale senza il peso di una guida cartacea: io per esempio non riesco più a leggere le guide turistiche, devo ogni volta cambiare gli occhiali e sono sempre scritte piccolo. Con l’audioguida è tutto molto più semplice.»
Quanto durano i percorsi con le audioguide?
«Dipende dai tempi di chi le usa. E’ il vantaggio rispetto all’accompagnatore fisico, che ha tempi fissi e fermate prestabilite: con l’audioguida invece ci si può fermare, ammirare il paesaggio, prendere un gelato… Si fa un pezzo di strada in bicicletta, poi quando si arriva nei punti di interesse si fa partire l’audio con la descrizione. I percorsi sono adatti a tutti, anche ai bambini o a chi è fuori allenamento»
Come nasce l’idea di Tourinbike?
«Torino è una città turistica, ma meno di altre, quindi è necessario andare incontro ai desideri di chiunque, in particolare dei turisti stranieri. In Italia il turismo ciclabile è ancora immaturo, ma nel resto d’Europa ci sono molti esempi di iniziative simili alla mia, che hanno successo. Torino è una città ciclabile, ha la fortuna di essere tutta piatta. Le piste ci sono, il centro è chiuso al traffico, si può andare da una parte all’altra sulle due ruote tagliando in linea retta. Forse molti sono spaventati dalle distanze, pensano a tempi lunghissimi di spostamento, ma non è vero: quando vado a Moncalieri ci metto in bici lo stesso tempo che ci impiegherei in auto: non sono obbligata fare giri lunghissimi per evitare il centro e non devo nemmeno cercare parcheggio. La mentalità comunque sta cambiando, qualche anno fa eravamo in pochi a pedalare in città, oggi ci contendiamo i pali per attaccare le bici.»
A breve partirà il bike-sharing a Torino. Vi farete concorrenza?
«No, il bike sharing si rivolge ad un pubblico diverso: principalmente torinesi o turisti che utilizzano la bicicletta solo come mezzo di trasporto e non, come la mia proposta, per un tour della città.»
Un’iniziativa di questo genere può reggersi senza finanziamenti pubblici?
«Al momento non ho nessun finanziamento né dal Comune né dalla Regione. E’ la mia scommessa: penso che l’attività possa reggersi sulle proprie gambe, l’importante è riuscire ad ottenere visibilità.»
Quindi una grande fiducia nelle due ruote...
«Un tempo, quando avevo i figli piccoli, usavo l’auto. Poi ho cominciato a lasciarla sempre di più in cortile, finché i tempi si sono così dilatati che, quando avrei voluto prenderla, aveva le ruote sgonfie e la batteria scarica. Allora l’ho data via e ora utilizzo soltanto la bicicletta. Quando proprio non posso pedalare chiamo il taxi… in realtà in tutti questi anni l’ho preso solo due volte. Alla fine l’auto non serve!»
Il sito web di Tourinbike