Sull'efficacia ambientale delle trasformazioni delle vecchie auto non mancano i dubbi: Secondo uno studio dell'Arpat di Firenze le auto non catalizzate convertite a GPL restano altamente inquinanti. Secondo l'ultimo aggiornamento della delibera piemontese antismog le auto non catalizzate anche se convertite a metano dovrebbero stare fuori dai centro storici e dalle Ztl. Nelle delibere regionali lombarde antismog si fermano i non catalizzati anche se riconvertiti a metano o Gpl. Ad oggi chi vuole convertire la propria auto “fa meglio ad aspettare” ci dice la dott.ssa Gola di ICBI (Iniziativa Carburanti Basso Impatto). Infatti è in evidenza sul sito di ICBI la comunicazione secondo la quale “in attesa del parere da parte del ministero dell’ambiente e tutela del territorio circa la modifica proposta al Piano operativo di dettaglio, rimangono tuttora bloccate le accettazioni delle prenotazioni per le trasformazioni dei veicoli”. “Fino ad oggi il Ministero ha stanziato circa venti miliardi delle vecchie lire, ormai esauriti, per il cofinanziamento della conversione delle vecchie auto non catalizzate – ci dice la dott.ssa Gola – Ad oggi siamo in attesa che si sblocchino i finanziamenti successivi: una cifra pari a quella già erogata sarà dedicata al potenziamento della rete di distribuzione e un’ulteriore stanziamento di 9 miliardi sarà dedicato a una nuova tranche di conversioni. Inoltre, visto il successo dell’iniziativa (nei primi sei mesi è stato speso in finanziamenti per la conversione il 90% del totale stanziato) è stato chiesto al ministero di allargare la fascia delle vetture coinvolte nel progetto. Ai nuovi finanziamenti sembra che potranno accedere, dunque, tutte le vetture immatricolate fra il 1988 e il 1995 (In precedenza i termini erano dal ’88 al ’92) nei 122 comuni aderenti al progetto. Le auto dal 92 al 95 sono CATALIZZATE, quindi escluse dai blocchi dei non catalizzati, quelle dall'88 al 92 sono in genere non catalizzate.