Ganapini: no all’ipotesi di un inceneritore nella zona di Napoli est
Costruire un inceneritore a Napoli est è un’ipotesi che attualmente non sta in piedi. L’assessore all’Ambiente, Walter Ganapini, spiega che l’impianto non si farà perché mancano i fondi e perché l’Unione Europea ha avviato una procedura d’infrazione sui fondi Cip6. Diversa la situazione a Caserta dove si realizzerà un impianto di ossicombustione e a Salerno dove sorgerà il secondo inceneritore campano
25 February, 2010
Il termovalorizzatore di Ponticelli non si farà mai. Lo ha dichiarato fermamente Walter Ganapini, Assessore all’Ambiente della Regione Campania, durante l’incontro sulla tracciabilità dei rifiuti svoltosi a Napoli il 24 febbraio.
Mancano le giuste condizioni per realizzarlo - ha spiegato Ganapini - ed inoltre è stata avviata la procedura di infrazione dall'Unione europea sui fondi Cip6.
Insomma non c’è denaro né un progetto adeguato a sostenere l’ipotesi di un inceneritore nella zona di Napoli est.
Notizia positiva per i comitati cittadini locali, già attivi sul territorio della periferia orientale di Napoli, che fin dall’inizio si erano opposti all’ipotesi di un impianto a Ponticelli.
Situazione diversa a Caserta, dove si parla di un impianto di ossicombustione senza fiamma, mentre si prevede la realizzazione di un gassificatore tra Giugliano e Villa Literno, dove si fa affidamento su un accordo di programma tra i sindaci delle cittadine, la Regione e le Province di Napoli e Caserta per organizzare una manifestazione che attiri imprenditori disposti a investire in maniera razionale su nuove tecnologie.
A Salerno, invece, dovrebbe essere realizzato il secondo inceneritore della Regione, ma più piccolo rispetto a quello previsto inizialmente.