Lotta al Pm10: la piattaforma dell'Anci e le prime risposte del Ministero dell'Ambiente
L'appena nato "Coordinamento permanente dei Comuni contro le polveri sottili" ha presentato al Ministero dell'Ambiente le sue proposte per ridurre il Pm10. Il Ministero è disponibile a prevedere la riduzione della velocità in autostrada da 130 km/h a 90 km/h, la rottamazione dei veicoli più inquinanti e la sostituzione delle vecchie caldaie
25 February, 2010
Far scattare misure straordinarie, anche su vasta scala, favorire la razionalizzazione dell’uso dell’auto privata, definire con le Regioni misure emergenziali se oltre il 60% delle centraline supera il limite dei Pm10 per oltre cinque giorni. Ruota attorno a questi tre impegni principali l’azione che l’Anci ed il coordinamento dei sindaci della pianura padana intendono sviluppare per combattere l’inquinamento che sta soffocando le città del nord. Lo ha ribadito il 25 febbraio l’Anci - rappresentata da Flavio Morini, responsabile per le politiche ambientali e da Roberto Tricarico assessore all’Ambiente del Comune di Torino – durante un incontro al Ministero dell’Ambiente, convocato per condividere con Regioni ed enti locali le misure che il governo sta studiando per rispondere alla procedura d’infrazione che la Commissione europea ha avviato nei confronti dell’Italia, per lo sforamento dei limiti in materia di ‘polveri sottili’.
L’Anci ha chiesto, invece, al governo di avviare un piano triennale nazionale di risanamento della qualità dell’aria, con interventi strutturali a sostegno delle politiche urbane, la sostituzione del parco dei mezzi pubblici inquinanti con quelli a basso impatto ambientale e la riduzione della velocità nei tratti autostradali nei periodi di massima criticità (misura inizialmente non inserita nel documento sottoscritto al termine del vertice Anci del 19 febbraio a Milano). Ancora di permettere ai Comuni di investire risorse escludendo dal patto di stabilità gli investimenti per la riduzione delle emissioni inquinanti; così come la possibilità di incentivi per le città che promuovano misure ed azioni volte a ridurre le emissioni di inquinanti.
Nel pacchetto di misure che il Ministero dell’ambiente si appresta a varare per riportare il Pm10 nei limiti comunitari, figurano la riduzione della velocità delle auto da 130km/h a 90km/h, la rottamazione e la sostituzione delle vecchie caldaie e controlli sulle grandi industrie. Ma anche provvedimenti che richiedono interventi normativi e finanziari, come la rottamazione dei veicoli inquinanti, il contenimento delle emissioni di biomasse, e la revisione del codice ambientale sui limiti di emissione.
“I Comuni hanno avanzato la proposta con direttive precise che intendono portare avanti, ma siamo preoccupati per la riunione del prossimo 18 marzo a Bruxelles, dove i commissari europei dovranno valutare l’efficacia delle misure messe a punto dai singoli governi per evitare di incorrere nelle sanzioni”, ha dichiarato Flavio Morini al termine della riunione. Per il delegato Anci all’ambiente i Comuni “condividono alcuni punti del pacchetto che il governo sta elaborando”, ma nutrono perplessità “sui tempi e i modi del suo finanziamento”. “Bisogna avere certezza sulle risorse, non vorrei che, al di là delle singole posizioni, tutti gli interventi finissero per ricadere sui bilanci dei Comuni”, ha concluso.
Fonte Anci