Come procedono i lavori nella cava di Chiaiano?
Slitta la data di fine lavori, per la bonifica è necessario continuare a scavare, resta solo una parete da mettere in sicurezza e tra tre anni, secondo lo staff di Bertolaso, nella cava verranno piantati alberi e cespugli
02 October, 2008
La discarica di Chiaiano si aprirà, ma slitta di un mese il termine dei lavori, dunque non più fine ottobre, ma novembre. Il motivo è la fine del rapporto con la ditta avellinese Pescatore, che finora si è occupata dei lavori all’interno della cava. Lo staff di Bertolaso ha annunciato che con la ditta c’è stato un problema di adeguamento prezzi. Dunque, si attendono i risultati della nuova gara d’appalto a cui hanno partecipato cinque aziende.
I lavori, comunque, in questi ultimi mesi sono andati avanti. Sono stati portati via dalla cava quaranta camion di pneumatici e materiale di risulta e circa 3500 tonnellate di terreno, in cui c’era una forte presenza di piombo e antimonio, lo ha spiegato l’ingegnere Nicola dell’Acqua, responsabile della missione aree, siti e discariche della struttura del sottosegretario Bertolaso. Il terreno dovrà, stando alle parole dell’ingegnere, essere caratterizzato ancora per altri tre metri, e se dovesse risultare necessario i lavori proseguiranno con ulteriori scavi.
Attualmente, si sta svolgendo la messa in sicurezza delle pareti della cava. Sono al lavoro i rocciatori della Disgaci Brenta, a cui resta da coprire con rete solo l’ultima delle pareti.
L’ingegnere dell’Acqua ha fatto sapere che quando sarà conclusa la bonifica, il fondo della cava verrà impermeabilizzato con argilla, che andrà a coprire anche i bordi, verranno poi stesi teloni di plastica e materassini isolanti, che ogni sera, a seguito dello sversamento, verranno ricoperti di compost o terreno. Secondo lo staff di Bertolaso, tra tre anni nel sito verranno piantati alberi.
La cava avrà un doppio ingresso, e per permettere il passaggio dei camion dovranno essere realizzate due nuove strade, dunque inizialmente, almeno fino a fine gennaio, non si scaricherà a pieno regime.
I cittadini di Chiaiano e Marano hanno chiesto a gran voce di poter verificare, facendo entrare i propri tecnici nella cava,lo stato dei lavori di bonifica. Le proteste sono esplose di fronte al no di Bertolaso che ha concesso l'ingresso alle sole istituzioni.