Il presidente dell'Automobil Club contro i blocchi antismog
Enrico Gelpi contro le limitazioni al traffico ma interessato al ticket. Presentati i risultati di un sondaggio secondo cui il 69% dei cittadini reputa inutili i blocchi al traffico. Il presidente dell'Aci chiede al Governo un provvedimento che renda omogenee le regole nelle diverse città, introducendo anche una segnaletica uniforme
02 October, 2008
L'Aci torna alla carica contro le limitazioni al traffico privato. Al termine della 64esima Conferenza del Traffico e della Circolazione di Riva del Garda il presidente dell'Automobil Club Italiano ha presentato i risultati del sondaggio dal titolo “Mobilità urbana: come andare oltre la politica dei divieti?”, somministrato in oltre 1600 punti di assistenza Aci e agli stessi convegnisti.
I risultati del sondaggio Aci evidenziano l’avversione degli automobilisti alla "politica dei divieti": il 69% ritiene che i provvedimenti restrittivi della circolazione non servano a nulla. Inoltre secondo gli intervistati la causa prima dell'inquinamento dell'aria non sono le auto (13%) bensì il riscaldamento (61%) e l'industria (23%). Gli intervistati allo stesso tempo si dichiarano sensibili alle problematiche del rispetto dell’ambiente: il 62% sarebbe disposto a lasciare l'auto in garage se venissero garantiti mezzi pubblici efficienti; il 71% dei votanti si è inoltre dichiarato disponibile ad acquistare una vettura con motore a basso impatto ambientale, preferibilmente in presenza di uno sconto.
“Questo sondaggio –ha dichiarato Gelpi– riporta il problema della qualità dell’aria nella sua giusta dimensione e dimostra quanto i cittadini siano stanchi. Chiedono provvedimenti nuovi per una mobilità efficiente. Ecco perché i Comuni dovrebbero uscire dalla logica dell’emergenza, andare oltre la politica dei divieti e adottare strategie integrate e sistemiche”.