Malagrotta, ancora polemiche tra Comune e Regione sulla chiusura della discarica
Alemanno e Parroncini si attribuiscono reciprocamente la responsabilità della mancata chiusura della discarica della capitale. Secondo il sindaco, è necessario che la Regione autorizzi un quinto termovalorizzatore, ma l'assessore regionale esclude questa possibilità
26 March, 2010
È ancora polemica, tra Comune di Roma e Regione Lazio, intorno alla chiusura della discarica di Malagrotta. Nei giorni scorsi, il sindaco Alemanno aveva accusato la Pisana di essere responsabile del ritardo nell'individuazione del sito per il nuovo impianto di trattamento e quindi, indirettamente, nella chiusura della discarica. «Più volte – ha dichiarato Alemanno – abbiamo chiesto alla Regione Lazio l'autorizzazione non a costruire una discarica ma ad aprire un nuovo termovalorizzatore. Questa autorizzazione non c'è mai stata data e quindi non avevamo alcuna possibilità di individuare un sito. Ci rifiutiamo di indicarne uno dove continuare la pratica incivile, di conferire rifiuti in discarica, oggi in atto a Malagrotta». Il sindaco ha poi annunciato che quello del nuovo impianto sarà «il primo tema da discutere con la nuova amministrazione regionale».
E la Regione, come era prevedibile, non ha tardato a replicare, per bocca di Giuseppe Parroncini, assessore agli Enti Locali con delega ai Rifiuti, che nega categoricamente che venga autorizzato un nuovo impianto di termovalorizzazione. «Il sindaco Alemanno – ha dichiarato – non è obbligato a indicare un sito alternativo alla discarica di Malagrotta. Se non lo farà, si assume direttamente la responsabilità di mantenere aperto il sito più grande d'Europa per lo stoccaggio dei rifiuti per ancora almeno tre anni. Quanto a un ulteriore termovalorizzatore, è un'ipotesi al momento fuori discussione, visto che un piano rifiuti esiste, è quello che ha portato il Lazio fuori dall'emergenza, e non contempla il quinto impianto caldeggiato dal Campidoglio». Secondo Parroncini, il Campidoglio non si è distinto, nella vicenda della discarica di Malagrotta, per particolare coerenza: «E' utile ricordare le diverse posizioni del sindaco di Roma negli ultimi mesi. Alla fine del 2008 ha chiesto egli stesso al presidente una proroga alla chiusura di Malagrotta. Senza la proroga Roma finirà come Napoli, ci aveva spiegato. Negli stessi giorni ha dato mandato all'Ama di individuare e mettere in funzione entro la fine del 2009 una nuova discarica: come ripetiamo da tempo infatti questa competenza spetta al Comune, mentre la Regione deve solo rilasciare l'autorizzazione».