Torino: la Giunta comunale approva il divieto per i sacchetti non biodegradabili
La Giunta comunale di Torino ha approvato una delibera per l'introduzione del "divieto di distribuzione di sacchetti non biodegradabili". Per l'entrata in vigore del divieto bisognerà attenedere il voto del Consiglio comunale. Nel novembre 2009 il Comune aveva già firmato, con le associazioni di categoria, un protocollo d'intesa per l'eliminazione dei sacchetti in polietilene
30 March, 2010
Un nuovo passo verso la definitiva messa al bando delle borse in polietilene a Torino è stato fatto martedì 30 marzo dalla Giunta comunale: una deliberazione presentata dagli assessori Tricarico, Altamura e Mangone (rispettivamente con deleghe all’Ambiente, al Commercio e alla Polizia municipale) propone al Consiglio comunale di inserire nel Regolamento di Polizia urbana l’articolo 10bis, “Divieto di distribuzione di sacchetti non biodegradabili per l’asporto delle merci”. Il testo è il seguente:
“Gli esercizi commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande, esercenti attività sul territorio comunale, in sede fissa o su area pubblica, nonché i produttori agricoli che effettuano l’attività di vendita al dettaglio sui mercati cittadini, non possono distribuire, né a titolo gratuito, né a titolo oneroso, ai consumatori per l’asporto delle merci, sacchetti (cosiddetti “shopper” con manico “a canottiera”) non biodegradabili che non rispondano, preferibilmente, ai criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario, salvo esaurimento delle scorte acquistate in precedenza”.
La direttiva Ue EN 13432 sugli imballaggi) vieta, a partire dal 1° Gennaio del 2010, la produzione e la commercializzazione di sacchetti non biodegradabili, i tradizionali shopper di polietilene. Il Governo italiano ha ottenuto una proroga del provvedimento di un anno, fino al 1 gennaio 2011, ma il Comune di Torino, d’accordo con i commercianti, ha deciso di anticipare quella data e di mettersi in regola con la direttiva europea nel 2010. Gli assessori Altamura e Tricarico hanno siglato nello scorso mese di novembre un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria del commercio - API, Federdistribuzione, Coop, CNA FIVA, FIVAG, ASIAP (associazioni di ambulanti) - per avviare una graduale eliminazione dei sacchetti dalla distribuzione commerciale e la loro sostituzione con sacchetti in mater-bi, biodegradabili in sei mesi dalla data di produzione, o in alternativa da borse in cotone riutilizzabili. Il protocollo diede l’avvio a un programma sperimentale per la progressiva diffusione della “buona pratica” del non utilizzo di sacchetti non biodegradabili per l’asporto delle merci, con l’indicazione di usare “preferibilmente” i sacchetti in mater-bi indicati dalla direttiva fino al 31 marzo 2010. Il definitivo divieto scatterà dopo l’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio comunale, cui spetta l’ultima parola.