A Milano il record italiano delle malattie respiratorie
In occasione della Giornata Mondiale della salute, il Laboratorio civico di sostenibilità urbana Milano Respira ricorda i dati Istat secondo cui nel capoluogo lombardo muoiono 2250 persone l’anno per malattie del sistema respiratorio. Meno decessi a Roma e Torino
06 April, 2010
In occasione della Giornata mondiale della Salute, Milano Respira invita a limitare l’uso dell’auto nelle aree urbane e riservare più spazio a pedoni e biciclette.
Il Laboratorio Civico sulla sostenibilità urbana promosso da Edoardo Croci, Enrico Fedrighini, Carlo Montalbetti e Giancarlo Morandi, ricorda anche alcuni recenti dati Istat: Milano detiene il record negativo fra le città italiane per mortalità per malattie del sistema respiratorio con circa 2.250 decessi all’anno (pari al 6,8% del totale dei decessi). Sopra i 1.000 sono anche Roma con circa 2.050, Torino con circa 1.560 e Napoli con circa 1.400. Tra le cause fumo, stili di vita ed inquinamento ambientale ed indoor.
In particolare, secondo l’Oms il 24% delle morti e il 22% delle malattie dei bambini al di sotto dei 14 anni sono causate dall’esposizione ambientale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiunge anche che il 52% delle morti e il 23% delle malattie totali derivano da patologie cardiovascolari delle quali l’inquinamento atmosferico, ed in particolare le polveri sottili, è una delle cause principali.
Quindi, per Milano Respira occorre dimezzare l’inquinamento cittadino. In particolare Milano Respira chiede:
- di sviluppare pienamente i piani predisposti per estendere piste ciclabili ed aree pedonali,
- di estendere la tariffazione dei veicoli assoggettati ad ecopass, a partire dall’immediata eliminazione della deroga per gli euro 4 diesel senza filtro antiparticolato. Secondo il rapporto annuale ecopass 2009, che si chiede venga reso pubblico sul sito del Comune, solo il 14,2% dei veicoli che accedono all’area sono sottoposti a tariffa, mentre sono in aumento le emissioni di polveri sottili, anche in vista della verifica di aprile che sarà cartina al tornasole sulle scelte antismog di Milano,
- di istituire una “low emission zone” in corrispondenza delle tangenziali milanesi, che preveda la tariffazione dei veicoli merci pesanti, in applicazione della direttiva europea “Eurovignette”.