Il CdM approva il decreto che recepisce la direttiva UE sui rifiuti
Il Consiglio dei Ministri del 16 aprile 2010 ha approvato il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea del 2008 sui rifiuti. Tra i punti più importanti del decreto: la definizione di materia seconda, cdr (combustibile da rifiuto) e sottoprodotto
19 April, 2010
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 98 del 2008. La principale novità consiste nella definizione di materia seconda (con possibilità di riutilizzo per alcuni prodotti). ''Il decreto era molto atteso - ha detto il ministro dell' Ambiente, Stefania Prestigiacomo - perché finalmente si riordina e semplifica tutto il sistema della gestione dell'intera filiera dei rifiuti introducendo vantaggi ed elementi di modernizzazione per le imprese, per i cittadini e, in generale, per il sistema paese''. Con questo provvedimento, ha rilevato ancora Prestigiacomo, ''si inverte una prassi che voleva il recepimento delle direttive europee da parte del nostro paese con ampio ritardo, anche di anni. Prassi che ci e' valsa non poche condanne da parte della Corte di Giustizia Europea. In questo caso il recepimento e' avvenuto con sei mesi di anticipo rispetto ai termini fissati dall'Ue ed inoltre l'Italia e' il primo paese europeo a recepirla''. Un primato rafforzato, ha sottolineato il ministro, dall' inserimento organico nel decreto del Sistri, il sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti speciali, varato nei mesi scorsi, gia' apprezzato in sede europea ed che e' allo studio da parte di altri paesi per eventuali implementazioni. Ecco i punti qualificanti del decreto: - DEFINIZIONE MATERIA SECONDA: rottami ferrosi o carta usata fino ad oggi erano considerati rifiuti, ora potranno essere riutilizzati secondo le regole non piu' dei rifiuti ma, appunto, delle 'materie seconde'; - DEFINIZIONE DI SOTTOPRODOTTO: per i trucioli della lavorazione del mobile o gli sfridi della lavorazione del metallo e altro materiale simile, il nuovo decreto stabilisce regole più semplici e più concrete per il riuso evitando tutta la trafila di adempimenti e costi legati al rifiuto; - RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DI SCAVO: fino ad ora tutte le imprese che realizzavano infrastrutture (strade, autostrade, immobili, metropolitane) erano costrette a smaltire il materiale scavato come rifiuto (con adempimenti e ancora oneri annessi, come portarlo in discarica) e acquisire nuovo materiale per le attività di costruzione delle opere. Oggi invece se il materiale di risulta non e' contaminato verrà considerato un sottoprodotto e potrà essere riutilizzato in loco; - DEFINIZIONE DI CDR: viene reintrodotta la nozione corretta di Combustibile da Rifiuti per produrre energia dai rifiuti; - TARGET VETRO, CARTA, PLASTICA E METALLI: fissata al 2020 una soglia tassativa minima di recupero del 50%.
Fonte: Ansa