Anci alla Camera per il piano nazionale antismog
Il Ministero dell'Ambiente sta elaborando il piano nazionale antismog per ottenere dall'Europa una deroga per il non rispetto dei valori limite del Pm10 fino al 2011. Giovedì 22 aprile in commissione Ambiente e Trasporti della Camera i rappresentati dell'Anci. Morini: "Positiva la collaborazione con il Ministero, ma ai Comuni servono finanziamenti". I testi delle risoluzioni parlamentari
19 April, 2010
Con la formula dell' "audizione informale" giovedì 22 aprile alle ore 14 le commissioni Ambiente (VIII) e Trasporti (IX) della Camera riceveranno alcuni rappresentati dell'Anci. All'ordine del giorno il piano nazionale antismog in fase di elaborazione da parte del Ministero dell'Ambiente, con il coinvolgimento dei Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti, dello Sviluppo Economico e dell'Agricoltura. Il piano nazionale per il risanamento della qualità dell'aria si è reso necessario dopo che la Commissione europea nei mesi scorsi ha reputato insufficiente la documentazione presentata dal Governo italiano per richiedere la deroga, fino al 2011, della procedura d'infrazione a carico di 55 "zone" d'Italia che violano la normativa comunitaria per i valori limite del Pm10. Il documento di pianificazione conterrà una serie di misure di riduzione dell'inquinamento atmosferico di competenza nazionale in grado di intervenire in ambiti non ricadenti nelle competenze legislative e amministrative delle regioni, in quanto i piani regionali finora elaborati non sono risultati sufficienti ad assicurare il rispetto dei valori limite entro i termini stabiliti.
A sollecitare l'incontro con i rappresentanti dell'Anci sono Ermete Realacci, deputato del Pd membro della Commissione Ambiente, e Vincenzo Garofalo, deputato del Pdl membro della Commissione Trasporti. Il 19 febbraio scorso, a Milano, è stato infatti costituito in sede Anci un Coordinamento permanente dei Comuni contro le polveri sottili che, come prima iniziativa congiunta, ha promosso domenica 28 febbraio una giornata senz'auto in tutta la Pianura Padana ed ha presentato al Governo una serie di richieste di interventi strutturali e gestionali su area vasta. I sindaci dei principali Comuni del Nord Italia chiedono al Ministero di avviare prioritariamente un piano per favorire il trasporto pubblico sostituendo i vecchi mezzi inquinanti, di incentivare l'utilizzo di veicoli a gas metano, elettrici, ibridi e a gpl, di sostenere l'ampliamento nelle città delle aree pedonali e le zone a traffico limitato. Tra le altre richieste anche quella di permettere ai Comuni di investire risorse escludendo dal patto di stabilità gli investimenti per la riduzione delle emissioni inquinanti, oltre a prevedere incentivi per le città che promuovano misure limitative alla circolazione dei veicoli inquinanti. “La collaborazione tra Anci e Ministero dell’Ambiente è positiva, -ha dichiarato Flavio Morini, delegato Anci alle politiche ambientali- ma perché essa si consolidi bisogna che, a fronte degli impegni richiesti ai Comuni, ci siano altrettanti finanziamenti. Le amministrazioni combattono già con le ristrettezze dei bilanci ed i vincoli del patto di stabilità”.