Grande convenzione a Firenze: società civile e imprese insieme per “terra futura”
A Firenze dal 1 al 4 aprile la prima mostra convegno internazionale delle buone pratiche della sostenibilità. Tre giorni per conoscere e diffondere le “utopie concrete” a disposizione dell’umanità.
20 February, 2004
Il futuro del pianeta sarà in mostra a Firenze dal 1 al 4 aprile durante la prima edizione della mostra-convegno TERRA FUTURA. Un evento internazionale che vedrà la Fortezza da Basso affollata di convegni, seminari, workshop che si svolgeranno nel contesto di ampi spazi espositivi dove anche i non addetti ai lavori potranno toccare con mano tecnologie, strumenti, modalità e percorsi, pensati e sperimentati per uno sviluppo sostenibile. Tutti avranno così accesso al mondo delle cosiddette “utopie concrete”, le alternative già in atto nell’attuale modello economico globalizzato. “TERRA FUTURA è la prima esperienza europea - afferma Fabio Salviato presidente di Banca Etica - che mette insieme il popolo delle bandiere di pace, le istituzioni e le imprese sui temi della sostenibilità ambientale, dell'ecoefficienza, della responsabilità sociale delle imprese e dell'economia solidale.” Per il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, la Regione Toscana e Banca Etica lavorano insieme con un obiettivo ambizioso ma ineludibile: garantire un futuro al pianeta: “la collaborazione virtuosa tra istituzioni, imprese e società civile è oggi l’unica strada percorribile per ricostruire un’etica di convivenza globale, fondata sui diritti dell’uomo e sul rispetto dell’ambiente.” TERRA FUTURA darà infatti spazio a tutte quelle esperienze imprenditoriali, istituzionali e di movimento che lavorano per un cambiamento nonviolento di un sistema socioeconomico ingiusto e non sostenibile. Presentata al World Social Forum di Bombay lo scorso gennaio, TERRA FUTURA proporrà incontri, mostre e percorsi tematici su cinque azioni chiave: abitare (mobilità, abitazioni, medicina non convenzionale, vita comunitaria, interculturalità, turismo responsabile...); produrre (finanza etica, commercio equo, responsabilità sociale d’impresa, energie rinnovabili, bioedilizia, ecoefficienza, cooperazione, economia di comunione, botteghe del mondo e della solidarietà…); coltivare (agricoltura biologica e biodinamica, agricoltura integrata, slowfood, chimica verde…); agire (campagne di opinione, partecipazione, associazionismo, cooperazione internazionale, solidarietà, diritti umani….); governare (agende 21 locali, enti locali per la pace, politiche sociali, educazione ambientale, regolamenti e incentivi, parchi…). Si tratterà inoltre di un'occasione preziosa per rendere visibile il ruolo della società civile come motore del cambiamento. Secondo Sabina Siniscalchi, direttore della Fondazione Banca Etica, “I cittadini si organizzano, analizzano la globalizzazione, protestano e, con TERRA FUTURA cercano di costruire delle alternative credibili, lavorando su stili di vita più sobri come sulla trasparenza e sulla sostenibilità dei processi produttivi e di governo.” All’interno di TERRA FUTURA si svolgerà il 2 eil 3 aprile En.Co.Re, la Conferenza delle Regioni Europee sull’Ambiente, dedicata alle politiche di cooperazione tra gli assessorati all’ambiente dell’Unione Europea. La Conferenza, organizzata dalla Regione Toscana, ha lo scopo di migliorare le politiche ambientali ed accrescere la cultura e l’efficacia dello sviluppo sostenibile nei territori della Comunità. Sempre alla Fortezza avrà luogo la Conferenza Regionale sull’Ambiente dal titolo “La via della Ecoefficienza”, che metterà in luce le principali esperienze di sostenibilità a livello locale con l’obiettivo di incrementare fortemente l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali. Dopo la prima giornata di avvio del calendario culturale (il primo aprile si inaugura anche la tre giorni di convegno di Legambiente sulla “Chimica verde”…..), si apre venerdì 2 aprile la sezione espositiva. In rassegna imprese, associazioni, istituzioni, enti locali e territoriali, realtà del non profit..., per far conoscere esperienze e proposte nuove di consumo e di produzione equi e sostenibili. Spazio anche alle iniziative volte a rispondere ai bisogni fondamentali e a garantire i diritti dei cittadini, nonché alle azioni di pressione politica sui temi della globalizzazione.