Puglia: la Giunta regionale promuove gli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici
La Giunta della Regionale della Puglia ha approvato un provvedimento che permetterà ai Comuni e alle Province di affittare, alle imprese che si occupano di energia, aree e tetti di edifici pubblici per l'installazione di impianti fotovoltaici. Loredana Capone, vice presidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico: “I pannelli solari saranno spostati sempre più sui tetti degli edifici”
22 April, 2010
Mentre sui giornali si dibatte sulla presenza dei pannelli solari nei terreni agricoli, la Giunta regionale della Puglia ha approvato il 20 aprile 2010 un provvedimento che spiana la strada all'installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici. Si tratta di un disciplinare che permetterà alle imprese che si occupano di energia di essere inserite nell’albo regionale dei locatari di aree e di edifici pubblici da destinare alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Possono essere inseriti nell’albo gli imprenditori individuali (anche artigiani), le società commerciali, le società cooperative, i consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro, i consorzi stabili, i raggruppamenti temporanei di concorrenti, i consorzi ordinari di concorrenti, i soggetti che abbiano stipulato il contratto di gruppo europeo di interesse economico, gli operatori economici stabiliti in altri Stati membri purché abilitati e iscritti al registro delle imprese delle Camere di Commercio o, se stranieri, nel registro professionale dello Stato di residenza. Saranno i Comuni o le Province ad affittare aree e tetti di edifici pubblici agli imprenditori perché le dotino di pannelli solari.
Il meccanismo attivato funziona con il coinvolgimento delle Aree Vaste. Sono queste ad individuare tra gli enti locali gli edifici che possono essere destinati alle opere di efficientamento energetico, facendo una sorta di selezione interna. La Regione Puglia ha messo a disposizione delle Aree Vaste 75milioni di euro (a valere sul Programma Operativo 2007-2013) per gli interventi di miglioramento della sostenibilità ambientale e delle prestazioni energetiche degli edifici. I Comuni dovranno cofinanziare gli interventi per il 15%, ma, grazie al provvedimento di ieri, potranno coprire completamente questa spesa dando in locazione superfici pubbliche come pensiline, tetti, parcheggi a soggetti che si occupano di fotovoltaico. Per aiutare i gli Enti locali ad affittare le aree, la Regione istituirà una lista che i Comuni o le Province potranno utilizzare, invitando i soggetti inseriti a partecipare alle gare. Questa possibilità oltre a permettere agli Enti locali di risparmiare tempo e danaro potrebbe consentire, con il meccanismo attivato dalle gare, di ottenere dalle imprese anche altri servizi, ad esempio l’illuminazione delle piazze con il fotovoltaico o servizi di manutenzione di impianti di illuminazione già esistenti. Per quanto riguarda le imprese, il contratto di locazione dovrà essere di almeno 20 anni e il canone annuo non potrà essere inferiore a 12 euro per kwp (chilowatt picco, cioè la potenza massima o “di picco” di un impianto fotovoltaico).
“Con questo provvedimento – ha affermato Loredana Capone, vice presidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico - che segue alle linee guida approvate a febbraio, la Regione imprime una svolta nelle politiche energetiche. I pannelli solari saranno spostati sempre più sui tetti degli edifici, a cominciare da quelli pubblici, ma arriveranno presto, grazie ai meccanismi dell’attestato di certificazione energetica, anche a quelli privati. La nostra idea di sviluppo è nell’economia verde. Noi crediamo davvero che la crescita si possa coniugare con la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente”. “Oggi – ha aggiunto Loredana Capone – il Gestore dei Servizi Energetici ci conferma il primato della Puglia nel fotovoltaico con 219,395 megawatt di potenza elettrica installata al 19 aprile 2010, la Lombardia, seconda in graduatoria, ne ha 133,401. La Puglia sta viaggiando ad una velocità paragonabile a quella della Germania. Adesso la sfida è rendere più sostenibile la nostra vocazione per l’energia”.