Anci alla Camera: "Servono misure strutturali, su traffico adeguare competenze a responsabilità sindaci"
Giovedì 22 aprile 2010 le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera hanno ricevuto i rappresentati dell'Anci. All'ordine del giorno il piano nazionale antismog. Le proposte presentate dall'Associazione nel corso dell'audizione
22 April, 2010
Un’ efficace azione contro l’inquinamento nel Paese non può prescindere da un maggiore coinvolgimento dei Comuni. C’è bisogno di dare maggiori strumenti ai sindaci, che “vivono il paradosso di essere i primi responsabili della salute pubblica senza possedere adeguate competenze nella regolazione del traffico e della mobilità cittadina”. Ma soprattutto, di fronte alle misure che si vorranno prendere, “bisogna dotare i Comuni di adeguati strumenti finanziari”. Questa, in sintesi, la posizione espressa oggi dall’Anci, nel corso dell’audizione della Commissione Ambiente e Territorio della Camera.
La discussione parte dalle risoluzioni per la riduzione dell’inquinamento dell’aria presentate dagli onorevoli Realacci, Garofalo e Monai. L’iniziativa dei parlamentari scaturisce in larga parte dalla manifestazione dei sindaci della Valle Padana dello scorso febbraio, quando molti centri sotrici vennero chiusi al traffico per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema. La Commissione, che ha fatto sue tutte le istanze presentate dall’Anci, ha espresso la volontà di arrivare a un testo unificato che raccolga le proposte presentate oggi con un documento, ed esposte dal sindaco di Scansano e delegato Anci per l’Ambiente, Flavio Morini, dal sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci per la mobilità, Guido Castelli e dal dirigente del settore Ambiente del Comune di Verona Andrea Bombieri, che rappresentava l’assessore Federico Sboarina.
Entrando nello specifico, Morini ha spiegato che “l’obiettivo dell’Anci è quello di stimolare una discussione che porti all’adozione di misure strutturali per la soluzione del problema dell’inquinamento nelle città”. A questo proposito, “l’Anci è disponibile ad accogliere le misure più efficaci per fare fronte al problema, ma è necessario che queste misure siano accompagnate da adeguati finanziamenti, poiché i Comuni non dispongono di risorse in esubero da investire in questo ambito”.
Passando poi alle proposte, Morini parte dalla necessità di “organizzare i dati relativi all’inquinamento con la creazione di un coordinamento delle Arpa regionali”. Il delegato all’Ambiente dell’Anci specifica quindi che “sono 3 i settori principali sui quali intervenire: i trasporti, il riscaldamento degli edifici e il settore industriale ed agricolo”. Tra le proposte, “l’esclusione dal Patto di stabilità degli investimenti necessari alla riduzione delle emissioni inquinanti, il rifinanziamento della legge sul trasporto rapido di massa, l’introduzione di accise sui carburanti e sovratasse sui pedaggi autostradali e delle tangenziali per i veicoli più inquinanti, la limitazione delle velocità massime in autstrada nei periodi critici tra gennaio e marzo, la prosecuzione degli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici”.
Concentrandosi sulle questioni attinenti la mobilità, Castelli ha fatto notare innanzitutto “il paradosso istituzionale che vivono i sindaci: hanno il massimo delle responsabilità sulla salute dei cittadini, ma poteri sempre più rarefatti per ciò che riguarda le competenze in materia di traffico e mobilita', riconducibili al Codice della strada del 1992. Al di fuori delle ztl – spiega infatti Castelli – i sindaci non hanno competenze fuori dal centro storico cittadino. Tutto ciò non ci consente procedere ad attività coerenti di programmazione per la riduzione delle emissioni di Co2”. Servono dunque maggiori poteri ai sindaci sul traffico, poiché attualmente i primi cittadini “non possono installare i varchi per controllare l’accesso per le corsie riservate ai mezzi pubblici al di fuori delle Ztl, non possono controllare le aree pedonali con varchi elettronici, non possono pianificare e regolamentare il transito dei veicoli per la consegna delle merci”, conclude Castelli.