Non saranno più gratis i bus a Verbania
Dal 1° maggio a Verbania viene archiviata l'esperienza dei bus gratuiti per i residenti: "Un esperimento coraggioso ma molto costoso che impedisce al Comune di portare avanti altre iniziative sociali". Il costo dei biglietti, almeno per il primo anno, sarà comunque simbolico: 0,30 centesimi a corsa. Rimarrà invece gratuito il servizio di scuolabus e gli abbonamenti per gli over 65 e per chi ha un reddito Isee inferiore agli 8500 euro
29 April, 2010
"Solo persone sciocche possono pensare che noi vogliamo demolire il lavoro di altri per stupide rivalità o preconcetti politici. LiberoBus è stato un esperimento coraggioso ma costoso (molto costoso) per incrementare l’uso dei bus. In parte è riuscito, ma non si può viaggiare gratis tutta la vita e senza sapere chi e in quanti ne facciano effettivamente uso. È nostro dovere migliorare il servizio per renderlo accessibile a più persone possibili calcolandone poi i costi/benefici e prendendo nota dei pareri, dei vantaggi, delle critiche che i verbanesi hanno espresso ed esprimeranno per il servizio pubblico. Certo è facile e comodo viaggiare gratis, ma alla lunga è demagogico, se soprattutto non ci si rende conto dei costi e che così si impedisce al Comune di portare avanti altre iniziative sociali per altri cittadini in difficoltà". Il sindaco di Verbania Marco Zacchera ha motivato così la decisione del Comune di far tornare a pagare il bus dal prossimo 1° maggio ai suoi concittadini. Esattamente tre anni fa, sotto la precedente amministrazione guidata da Claudio Zanotti, nasceva infatti a Verbania l' “abbonamento di municipalità”, una sorta di ticket collettivo sottoscritto dal Comune per conto dei suoi cittadini con l’Azienda di trasporto pubblico locale, la Vco Trasporti, e che ha dato diritto a viaggiare all’interno dei confini comunali senza dover fare il biglietto.
Un'esperienza che il nuovo sindaco, conti alla mano, non reputa più sostenibile per le casse comunali. "LiberoBus è costato alla città circa 657 mila euro l'anno -puntualizza Zacchera- e si stima che circa l’80% dei verbanesi non l’abbia mai utilizzato, salvo in casi sporadici. Tanto per fare un paragone con 600 mila euro avremmo potuto e potremmo pagare un affitto a prezzo di mercato di 350 euro al mese per 150 famiglie senza casa, oppure servire quasi 150 mila pasti gratis, o accedere a mutui per realizzare opere sociali per circa 9 milioni di euro o organizzare moltissimi eventi culturali di ogni tipo".
Per salire sul bus, quindi, dal 1° maggio i residenti devono abituarsi nuovamente ad avere con sè l'abbonamento o il biglietto. Almeno per un anno l'amministrazione ha deciso di applicare comunque un prezzo ridotto e "politico" per mantenerne la validità “sociale”. Il biglietto si acquista in carnet da 10 pezzi, al prezzo di 3 euro (costerà quindi solo 0,30 centesimi). Il carnet è nominale, per far sì che il controllore possa verificare la corrispondenza tra biglietto obliterato e identità del viaggiatore. Sono inoltre previsti abbonamenti a 50 euro l'anno per chi ha più di 25 anni e a 30 euro l'anno per chi ha meno di 25 anni. L'abbonamento rimarrà invece gratuito per i giovani che usufruiscono del servizio scolastico, per gli over 65 e per chi ha un reddito Isee al di sotto degli 8.500 euro.
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