Bike-sharing: Milano ottava in Europa, ma pollice in giù per le piste ciclabili
Un’indagine del Laboratorio civico Milano Respira dimostra che Milano è tra le città leader per il servizio di bici-noleggio. Il rapporto del Centro studi di Ispra, però, avverte che Milano è in ritardo per i percorsi ciclabili. Intanto, cresce l’uso della bici: uno su venti si sposta “a pedali”
09 May, 2010
Promossa sul bike-sharing, bocciata sulle piste ciclabili. E’ il risultato dell’indagine realizzata dal laboratorio civico per la sostenibilità urbana Milano Respira. Il capoluogo lombardo si posiziona all’ottavo posto tra le città leader in Europa per il suo sistema di noleggio delle due ruote, dotato di 1.400 bici distribuite su 103 stazioni. Fanno meglio Parigi, Barcellona, Lione, Copenaghen, mentre dietro ci sono Stoccolma, Oslo, Saragozza. Ma se Milano portasse a termine il progetto integrale di BikeMi, che prevede di arrivare a 350 stazioni e 5000 bici, si piazzerebbe al terzo posto.
Il nodo da risolvere per il Comune rimane la dotazione di piste ciclabili. L’ultimo rapporto del Centro Studi di Ispra parla chiaro: ci sono in città 5,7 metri ogni 100 abitanti, a confronto con i 300 di Helsinki, i 150 di Hannover, i 95 di Stoccolma, i 66 di Copenhagen, i 62 di Vienna, i 53 di Amsterdam, tra le città leader in Europa. Sui percorsi ciclabili, Milano è diciannovesima su trentatre. Tra le italiane vanno meglio Modena, Brescia e Padova. Nel capoluogo lombardo solo 4 piste superano i 4km di lunghezza (Fiera-Solari, Martesana, Forlanini e Naviglio Grande), mentre il resto è costituito da spezzoni di rete.
Eppure le due ruote piacciono ai milanesi. Lo dimostra il fatto che crescono gl spostamenti a pedali in città dove il 4,5% di chi si muove lo fa in bici.
Il comunicato stampa di Milano Respira e i risultati dell'indagine