Con una telefonata il bus arriva anche a Ciriè e dintorni
Entro l'estate il servizio di bus a chiamata della Provincia di Torino raggiungerà nuove zone non servite. Prima dell'estensione verrà inviato ai cittadini di Ciriè e altri dieci Comuni un questionario per tarare il più possibile il nuovo servizio sulle necessità reali. "Provibus" è già attivo nelle zone di Chivasso, Caluso e nel Pinerolese
20 May, 2010
Provibus, il servizio che la Provincia di Torino offre ormai da diversi anni agli utenti delle zone più periferiche per aiutarli ad accordare il più possibile l'uso del trasporto pubblico alle proprie esigenze, ora sta per estendersi anche a Ciriè e dintorni, per collegare i Comuni di Barbania, Front, Levone, San Carlo Canavese, San Francesco al Campo, San Maurizio Canavese, Rivarossa, Rocca canavese, Vauda. “Ma prima di partire –spiega l’assessore provinciale ai Trasporti Piergiorgio Bertone– vogliamo conoscere bene le esigenze dei cittadini di quella zona per tarare il più possibile il nuovo servizio sulle necessità reali”. Da lunedì 24 maggio e per un mese, comincerà in dieci Comuni la consegna di un questionario rivolta alle fasce della popolazione che più di altre pensano di utilizzare il servizio di trasporto pubblico a chiamata. I questionari compilati si possono restituire, entro il 20 giugno 2010, presso il Municipio del Comune di residenza.
Il Provibus è già attivo dalla primavera 2006 nei Comuni di Brozolo, Cavagnolo, Brusasco, Verrua Savoia direzione Gassino, Chivasso e Crescentino, dal maggio 2007 nei Comuni di Casalborgone, Castagneto Po, Lauriano, Monteu da Po, San Sebastiano da Po, San Raffaele Cimena verso Chivasso, dall’autunno 2007 nei Comuni e le frazioni di Castiglione Torinese, Cinzano, Gassino, la frazione Vernone di Marentino, Rivalba e Sciolze. Telefonando al numero verde gratuito che gestisce il servizio, si può prenotare un viaggio alla stessa tariffa del trasporto di linea, concordando con l’operatore l’orario di partenza o di arrivo, il punto di salita e discesa e il numero dei passeggeri. “In questo modo –spiega ancora Bertone- viene potenziato il servizio fra le frazioni e i rispettivi Comuni, le strutture sanitarie, amministrative e commerciali di zona, servire località precendetemente non raggiunte e integrare il trasporto pubblico su gomma con quello ferroviario: il tutto però ottimizzando i viaggi e quindi senza sprechi”.