Rifiuti a Napoli e provincia: inceneritore di Acerra guasto e siti colmi
Al problema degli auto compattatori per la raccolta della spazzatura fermi da giorni a causa del dissesto economico del Consorzio unico di bacino Napoli-Caserta, si aggiungono il guasto al termovalorizzatore di Acerra e una situazione precaria nelle varie discariche, già piene di rifiuti, una fra tutte Chiaiano a cui restano solo 15 mesi di autonomia
25 May, 2010
Continua a diffondersi il pessimismo sulla situazione rifiuti a Napoli e in provincia, soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate. Il primo punto critico è Acerra.
Il termovalorizzatore di Acerra, infatti, funziona a scartamento ridotto da oltre un mese e sarà così fino a giugno. Da metà aprile, una delle tre caldaie dell’impianto è ferma ed i tecnici specializzati stanno provvedendo a riparare il danno.
L’inconveniente ha provocato una sensibile diminuzione della capacità di incenerire il combustibile da rifiuto: da circa 2.000 tonnellate di rifiuti bruciati al giorno, con due sole caldaie operative su tre si scende a circa 1.300 tonnellate, i due terzi.
Per i tecnici non ci sarebbe nulle di cui preoccuparsi. Ad allarmare piuttosto sono i debiti. Il governo lascia debiti per oltre 20 milioni.
E non vanno meglio nelle discariche. Chiaiano è già al 45%, e può resistere solo per i prossimi 15 mesi. Tufino ha una linea guasta e non riceve l’immondizia dei paesi che lì conferiscono. Una situazione già al collasso, che non accenna a migliorare.