Presentato il distretto produttivo regionale dell'ambiente e del riutilizzo
Presentato il 26 maggio presso la sede di Confindustria Puglia il Dipar (Distretto produttivo regionale dell’ambiente e del riutilizzo). Il distretto riunisce aziende, associazioni, enti di ricerca e università, per creare sinergia tra le parti e operare produttivamente nel settore ambiente
26 May, 2010
Ben 164 aziende, 11 associazioni di categoria e sindacali, 6 università ed enti di ricerca. Sono questi i numeri del 'Distretto produttivo regionale dell’ambiente e del riutilizzo' (Dipar), presentati in Confindustria Puglia. Le aziende che fanno parte del distretto sono prevalentemente espressione di tutto il territorio regionale; solo l'8% delle imprese ha sede fuori della Puglia.
Il programma di sviluppo del distretto prevede una serie di progetti che tagliano trasversalmente tutta la filiera del settore ambiente. In particolare, il distretto si muove su alcune importanti linee strategiche che si propongono di mettere in rete le aziende pugliesi operanti nel Dipar, al fine di creare associazioni di comparto strutturate, in grado di operare in maniera sinergica nel settore dei rifiuti, delle bonifiche e del ciclo delle acque. Il Dipar intende anche promuovere e favorire lo sviluppo di innovazioni, nei sistemi produttivi, per la salvaguardia dell'ambiente, in stretta sinergia con il mondo della ricerca.
Ulteriore obiettivo, l'internazionalizzazione delle aziende aderenti, incrementando azioni di trasferimento tecnologico nei paesi emergenti. Infine, il distretto promuoverà l'alta formazione in campo ambientale per favorire l'inserimento di risorse umane qualificate nelle imprese al fine di accrescere la competitività delle stesse in campo nazionale e internazionale.
Il Dipar punta, dunque, a creare un collegamento stabile tra il mondo della ricerca e quello produttivo, al fine di favorire lo sviluppo di processi di innovazione tecnologica, incentivare la ricerca industriale per una riduzione degli impatti ambientali e della produzione dei rifiuti, sviluppare la comunicazione e promuovere la formazione di personale altamente qualificato nelle imprese della filiera ambientale e della pubblica amministrazione.
"Il Dipar - ha spiegato Lorenza Ferrara, presidente Dipar - intende rappresentare il luogo d'incontro privilegiato nel quale mettere in connessione la pluralità di soggetti che, a vario titolo, si occupano professionalmente di ambiente, per realizzare una nuova sinergia tra competenze ed eccellenze scientifiche, culturali e capacità produttive e imprenditoriali".
Fonte: Adnkronos