A seguito dei risultati d’indagine pubblicati dall’ARPA Puglia, che hanno messo in correlazione i valori di benzo(a)pirene rilevati in atmosfera con le emissioni provenienti dalle cokerie dello stabilimento Ilva di Taranto, il 7 giugno 2010 il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, ha emanato una ordinanza sindacale, nei confronti dell’impianto siderurgico. L'ordinanza prevede che l'Ilva:

1. Predisponga nel termine di 30 giorni un piano di ottimizzazione degli impianti, secondo le migliori tecniche disponibili (BAT), finalizzato alla limitazione/minimizzazione delle ricadute in ambito urbano;

2. avvii con immediatezza un efficace controllo, attraverso il sistema di monitoraggio a videocamera, delle emissioni diffuse e quelle convogliate;

3. provveda all’istallazione di un sistema di monitoraggio ad alta risoluzione temporale lungo tutto il perimetro dello stabilimento (Fence monitoring);

4.provveda con immediatezza all’istallazione di un impianto di monitoraggio in continuo di IPA e BTEX e campionamento polveri sulle macchine caricatrici e sfornatrici, il quale consenta un prelievo mediato lungo l’intero sviluppo delle batterie.

Secondo Altamarea, il coordinamento di cittadini ed associazioni di Taranto, “viene riconosciuta così una emergenza ambientale e di salute riconducibile al superamento delle emissioni di Benzo(a)Pirene che il rapporto ARPA Puglia ha inequivocabilmente attribuito nella quasi totalità alle cokerie dell’Ilva”. “Il provvedimento del Sindaco – scrive in una nota Altamarea - afferma la necessità di un monitoraggio costante ma non recepisce la necessità di raggiungere l’”obiettivo di qualità” di 1nanogrammo/metrocubo avente valore di legge e che comporta l’adozione delle Migliori Tecnologie in assoluto e non delle Migliori Tecnologie Disponibili come invece affermato nella ordinanza del Sindaco”.


Cokeria Ilva: il giudizio di Altamarea sull'ordinanza del Sindaco di Taranto

Quel serial killer nell'aria del Tamburi - da La Repubblica dell'11.06.2010