Napoli tra i rifiuti. Video
Dopo lo sciopero dei netturbini la città è nuovamente travolta dai rifiuti. Per arginare i disagi, l'Asia ha già pianificato gli straordinari per accelerare la raccolta: in questo modo si spera di tornare alla normalità entro domenica. Secondo l’Assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, non si tratterebbe di una nuova emergenza ma di una situazione contingente, legata a questioni economiche. Crisi anche a Salerno dove è prevista la riapertura della discarica di Serre. On line un video di Eco dalle Città tra le strade di Napoli
17 June, 2010
Cassonetti strapieni e maleodoranti, rifiuti lasciati per strada che obbligano pedoni ed automobilisti ad improbabili slalom tra i sacchetti. È il quadro dell’ ennesima emergenza a Napoli scoppiata in seguito allo sciopero dei lavoratori dell’Asia, terminato il 15 giugno alle 22.30, che ha lasciato per le strade del capoluogo oltre 1000 tonnellate di spazzatura.
Lo sciopero ha raccolto oltre il 90% di adesioni e questo giustifica la gravità della situazione. Sarà necessario istituire subito una task force per recuperare il lavoro arretrato prima di poter tornare alla completa normalità, come dichiarato dall’ assessore comunale all’ igiene pubblica Paolo Giacomelli e dall’ amministratore delegato dell’ Agenzia Servizi Igiene Ambientale di Napoli, Daniele Fortini.
A complicare le condizioni di vivibilità c’è anche il gran caldo.
Il sindaco Iervolino ha espresso tutta la sua amarezza sull’agitazione definendo “eccessivo” lo sciopero. Avranno tutte le ragioni del mondo – ha dichiarato - ma vista la portata dello scontro mi sembra eccessivo scioperare. Finora abbiamo lavorato molto bene con la provincia e la regione ed i dipendenti dell’Asia devono capire che per loro non c’è alcun pericolo.
Ampie garanzie sul destino dei 2.800 lavoratori coinvolti dalla protesta anche dall’ assessore Giacomelli: Abbiamo proposto lo sdoppiamento dell’Asia, con lo scorporo del servizio di spazzamento, mantenendo il contratto applicato e il livello retributivo. Lo scorporo è un passaggio senza perdita e senza vantaggi per i lavoratori e per il Comune.
Intanto cumuli anche di grandi dimensioni sono riapparsi a macchia di leopardo sia in periferia come a San Giovanni a Teduccio, Ponticelli, Barra e Poggioreale, dove già c’erano le altre giacenze dovute al fatto che gli operai di Asia già da tempo non effettuano gli straordinari, sia nel cuore della città ed in pieno centro storico.
L’Assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano appare però ottimista. In un’intervista al Corriere del Mezzogiorno ha infatti dichiarato: A Napoli l’emergenza non tornerà. Secondo Romani i motivi sono due: primo, la protesta dei netturbini dipende da problemi economici, la cui soluzione spetta all’assessorato provinciale all’ambiente, al liquidatore del consorzio unico Napoli-caserta e all’Asia, secondo, dal punto di vista impiantistico la provincia di Napoli vanta due discariche (Terzigno e Chiaiano) e il termovalorizzatore di Acerra, quindi Il ciclo dei rifiuti, è garantito.
Situazione diversa invece a Salerno, dove mancano sia un sito di compostaggio dove sversare l’ organico sia una discarica che possa contenere l’ indifferenziato. Finora, infatti, l’amministrazione locale ha è fatto affidamento sulla discarica sannita di Piano Borea. Adesso però Benevento ha vietato il deposito ai salernitani rendendo necessaria la riapertura dopo due anni di inattività della discarica di Serre.
Riprese e montaggio di Alessandro Ingegno[/b]