Nuova discarica, la Provincia di Roma boccia l'ipotesi Allumiere
Secondo l'assessore provinciale all'Ambiente, Michele Civita, la cittadina indicata dal Campidoglio è troppo lontana dalla capitale per accoglierne i rifiuti. Per risolvere la questione Malagrotta, la Provincia ritiene necessario partire da politiche di riduzione dei rifiuti e aumento della differenziata
23 June, 2010
«Insensata». Così l'assessore alle Politiche del Territorio e alla Tutela Ambientale della Provincia di Roma, Michele Civita, definisce l'ipotesi di collocare ad Allumiere la nuova discarica della capitale. «Noi crediamo che sia importante e giusto chiudere Malagrotta – ha dichiarato l'assessore – ma è insensato pensare di spostare ad Allumiere, che dista 70 Km circa da Roma, i rifiuti della Capitale, piuttosto che a Riano. Così si fomentano solo contrapposizioni e tensioni che non aiutano a risolvere i problemi».
Secondo Civita, la Provincia avrebbe difficoltà ad interloquire con il Comune di Roma a proposito della vicenda di Malagrotta. «Con spirito di collaborazione – ha aggiunto – noi siamo disponibili a dare il nostro contributo, ma chi è l’interlocutore? Per sei mesi, l’assessore De Lillo e i suoi uffici hanno concordato al tavolo regionale la definizione dei cinque Ato completamente autosufficienti per quanto riguarda le tariffe e la gestione del ciclo dei rifiuti. Ora, il sindaco Alemanno ha proposto di estendere l’Ato sui rifiuti all’intera Provincia».
Per trovare una soluzione alla vicenda infinita di Malagrotta, Civita ritiene necessario partire prima di tutto da politiche di riduzione dei rifiuti. «Per questo sarebbe opportuno - ha concluso l'assessore - confrontarsi sui programmi che puntano a ridurre la produzione dei rifiuti, ad aumentare la raccolta differenziata e a promuovere il riutilizzo delle materie riciclate, strategia che stiamo attuando già in 52 Comuni della Provincia con 830.000 abitanti coinvolti».