L'assessore regionale Minervini incontra Kanof. L'inventore del bike sharing: “parcheggi diffusi e sicuri per le bici”
L’assessore alla Mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, ha incontrato Pedro Kanof, ingegnere italo-argentino conosciuto come l'inventore del bike sharing. Il nuovo progetto di Kanof per la mobilità ciclistica in città: installare in modo diffuso stazioni promiscue con bike sharing e possibilità di parcheggio per le bici private, dotate allarmi volumetrici e servizi di prenotazione informatizzata
06 July, 2010
Mettere la Puglia sulle due ruote. È l’obiettivo al quale l’Assessore regionale alla Mobilità Guglielmo Minervini sta lavorando in tema di mobilità sostenibile. Intermodalità tra bicicletta e treno, piste ciclabili diffuse nelle aree urbane, bike sharing. “La crisi che stiamo attraversano cambierà il modo di concepire i nostri stili di vita. Le politiche della mobilità sono un processo di evoluzione continua. Negli ultimi anni un effetto di cambiamento l’abbiamo sortito, ora dobbiamo compiere un ulteriore passo. Produrre uno shock per sgretolare il dominio dell’auto”, spiega Minervini.
Chi ha lanciato una proposta in questa direzione è stato lo stesso inventore del bike sharing, Pedro Kanof che ha elaborato una nuova idea. L’ingegnere italo-argentino, che vive tra Washington e Milano, è stato a Bari per incontrare l’assessore regionale alla mobilità.
Un appuntamento informale nel quale ha illustrato il suo ultimo progetto che parte da una constatazione: in Italia quasi uno spostamento cittadino su 3 riguarda un percorso inferiore ai 2 chilometri e 3 spostamenti su 4 non superano i 10 chilometri. Tuttavia la maggior parte dei 30 milioni di biciclette resta in soffitta o in garage, soprattutto per problemi legati alla sicurezza.
Per incentivare a mettere in strada queste bici occorre la possibilità di parcheggi diffusi in cui lasciarle e sicurezza negli spostamenti.
Di qui l’idea di Kanof di installare stazioni di parcheggio per bici automatizzate in ogni angolo delle città, con tanto di allarmi volumetrici e servizi di prenotazione informatizzata in cui, però, a differenza dell’attuale bike sharing, lasciare in sicurezza anche la propria bicicletta, oltre che naturalmente noleggiare liberamente quelle a disposizione.
Il problema successivo, quello della sicurezza sarebbe risolto come conseguenza del primo. La migliore tutela, secondo Kanof, sarebbe l’aumento della massa critica di bici sulle strade. Se ci sono sempre più ciclisti in città si invertirebbe il dominio sulla strada delle auto.
“E’ una provocazione interessante – conclude Minervini – un’inondazione di biciclette farebbe visibilmente comprendere che la macchina non è l’unica risposta ai nostri bisogni di mobilità. Ce ne sono altri che nel nostro immaginario abbiamo trascurato. Kanof sta presentando in tutto il mondo il suo brevetto e la Puglia oggi si è offerta per la sua sperimentazione. La regione attraverso il suo pacchetto di servizi alle imprese potrebbe contribuire allo sviluppo del progetto e il Politecnico di Bari – che con il prorettore Nicola Martinelli ha partecipato all’incontro – potrebbe contribuire con il suo know how a risolvere alcuni problemi strutturali che ancora ci sono. Abbiamo tutti gli elementi per svolgere un’istruttoria adeguata a verificare la fattibilità, qui nel nostro territorio regionale di questa dirompente idea che può generare un cambiamento profondo verso la mobilità sostenibile”.