Authority per l'Energia: ''Rivedere incentivi per evitare +20% bollette da qui al 2020”. Legambiente: "Ossessione contro le rinnovabili"
“C'è il forte rischio di un aumento delle bollette fino a oltre il 20%, da qui al 2020”. E' quanto ha affermato Alessandro Ortis, presidente dell'Autorità per l'energia e il gas nella relazione annuale 2010 al Parlamento: Per il presidente dell'Autority “servono una revisione della durata e del livello delle incentivazioni, con particolare attenzione al solare fotovoltaico”. Legambiente: “Ossessione contro le rinnovabili. Per anni regalati soldi ai petrolieri e ai raffinatori grazie agli incentivi agli impianti CIP6”
15 July, 2010
"Servono una revisione della durata e del livello delle incentivazioni, con particolare attenzione al solare fotovoltaico; una correzione dei malfunzionamenti del mercato dei certificati verdi: senza interventi, c'è il forte rischio di un aumento delle bollette fino a oltre il 20%, da qui al 2020". E' quanto ha affermato Alessandro Ortis, presidente dell'Autorità per l'energia e il gas, in occasione della relazione annuale 2010 al Parlamento. Nel 2010, ha rilevato il presidente dell'Autority, "il costo delle incentivazioni per le rinnovabili (fonti assimilate CIP6 escluse) supererà i 3 miliardi di euro: quasi il 10% del costo annuale del sistema elettrico nel suo complesso. Considerando che l'energia incentivata è dell'ordine dei 20 miliardi di kWh, l'incentivo medio risulta pari a circa il doppio del valore dell'energia prodotta; cosi' paghiamo l'energia incentivata 3 volte quella convenzionale". Per questi motivi, ha aggiunto Ortis, "abbiamo proposto più volte di spostare una parte degli oneri per l'incentivazione delle rinnovabili dalla bolletta alla fiscalità generale, garantendo quest'ultima criteri di progressività e proporzionalità più adatti all'impegno sociale necessario per la tutela ambientale".
“Nell'allarme lanciato dal presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e gas nei confronti di un possibile aumento al 2020 del costo in bolletta per i cittadini causato dalle fonti rinnovabili è possibile scorgere una autentica ossessione nei confronti di questo tipo di impianti” è quanto ha dichiarato il responsabile Energia di Legambiente Edoardo Zanchini. "E' quanto mai curioso – aggiunge Zanchini - dichiarare oggi con tanta enfasi una preoccupazione del genere quando per anni sono stati regalati in Italia, nel più completo silenzio, oltre 30 miliardi di Euro ai petrolieri e ai raffinatori grazie agli incentivi agli impianti CIP6. Incentivi che ancora oggi pesano circa due miliardi di Euro ogni anno in bolletta. Per non dimenticare i 400 milioni che paghiamo ancora ogni anno per lo smaltimento delle vecchie centrali nucleare, o le tante altre voci di spesa che non c'entrano nulla con l'energia e che pesano - queste sì in maniera ingiusta ma sempre sotto silenzio - sulle tasche dei cittadini". Secondo Legambiente, le preoccupazioni di Ortis risultano inoltre sovradimensionate rispetto alla previsione al 2020, perché evidentemente il presidente dell’Autorità non ha tenuto conto della riduzione degli incentivi per il fotovoltaico appena entrata in vigore e della discussione in corso sui Certificati Verdi.