“Sunny Car in a Sunny Region”: l'auto solare in Sicilia
Nasce in Sicilia “Sunny Car in a Sunny Region”: un progetto per lo sviluppo della mobilità elettrica fondata sull’energia solare. Oltre alla produzione di veicoli alimentati da energia rinnovabile, al centro del progetto, l'allestimento di una rete di stazioni di ricarica distribuite sull’intero territorio regionale. Intervista di Eco dalle Città a Simone Cimino, ideatore del progetto e presidente di CAPE
22 July, 2010
Nasce in Sicilia “Sunny Car in a Sunny Region”: un progetto che punta a sviluppare la mobilità elettrica fondata sull’energia solare. Nello specifico, si tratta di un primo progetto di sviluppo finalizzato all’uso di veicoli elettrici quali mezzi di trasporto di largo consumo. Oltre alla produzione di veicoli alimentati da energia rinnovabile è al centro del progetto l'allestimento di una rete di stazioni di ricarica distribuite sull’intero territorio regionale, con relativi pannelli per la raccolta dell’energia proveniente dal sole, al fine di garantire la possibilità di caricare le batterie degli automezzi, anche per medio-lunghi tragitti. Inoltre, nell'ambito del progetto, all'inizio di novembre 2010 l'Università di Palermo avvierà un master denominato ‘H.E.P.S.’ (Hybrid and Electric Propulsion Systems). Il master ha l’obiettivo di preparare tecnici laureati altamente specializzati nei sistemi di propulsione ibrida ed elettrica per l’autoveicolo/motoveicolo.
L'ideatore di Sunny Car in a Sunny Region è Simone Cimino, presidente del Sistema di Fondi CAPE (Cimino & Associati Private Equity). Secondo Cimino, si tratta del più grande progetto basato sulla mobilità elettrica alimentata da energia solare. “Di così ampia portata esistono progetti con altre forme di energia da fonti rinnovabili. In Islanda, per esempio, esiste un progetto con il gas naturale, da cui prende le mosse Sunny Car in a Sunny Region”.
Il presidente di CAPE illustra l'avanzamento del progetto: “Stiamo lavorando per creare il network e la parte di ricerca che stiamo finanziando serve a migliorare i contenuti di ingegneria per le stazioni di ricarica. Stiamo creando le basi logistiche ed individuando i siti. Su questi siti stiamo cercando di aggiungere la tecnologia di riempimento con efficienti sistemi di captazione e trasformazione di energia solare. I primi 200 siti che stiamo selezionando - continua Cimino - comprendono capoluoghi di provincia, aeroporti, porti turistici e luoghi interesse artistico, archeologico e storico. Vogliamo che la prima parte della rete sia una parte dimostrativa”. Secondo il presidente di CAPE “le principali potenzialità del progetto sono in ambito urbano dove si troveranno ovunque le ricariche. La sfida è superare l'ostacolo psicologico del fuori urbano. Bisognerà vincere le ansie dei consumatori rispetto la distanza dalla rete di ricarica”.