Termovalorizzatore di Acerra, nuovo stop a settembre
Dopo due mesi di attività ridotta a causa del fermo per manutenzione di una delle tre linee del termovalorizzatore, solo nei giorni scorsi l’impianto di Acerra è ritornato a lavorare a pieno regime. Questa situazione durerà ancora per poco perché a settembre ci sarà un nuovo stop per un’altra linea. L'impianto ha bisogno di continua manutenzione, e intanto la regione rischia di nuovo una seria emergenza rifiuti
23 July, 2010
Da oltre due mesi il termovalorizzatore di Acerra lavora a metà. I dati pubblicati dall’osservatorio ambientale dimostrano che delle circa 60mila tonnellate di rifiuti che dovrebbe smaltire nell’arco di un mese, solo poco più della metà sono state incenerite nel mese di giugno.
Il rallentamento dell’impianto è dovuto a problemi di manutenzione. Il mese scorso, infatti, è rimasta ferma una delle tre linee e a settembre se ne fermerà un’altra.
Come spiega il generale Mario Morelli, responsabile dell’unità operativa e della struttura stralcio: É tutto normale. Bisogna capire che un termovalorizzatore di questo tipo, con una tecnologia sofisticata come quella di un aereo, ha necessità di periodici interventi.
Solo da qualche giorno hanno ripreso a funzionare tutte e tre le linee e si andrà avanti a pieno regime fino a settembre, quando poi è previsto un nuovo stop per la manutenzione della seconda.
In attesa dei termovalorizzatori di Napoli e Salerno che saranno pronti non prima del 2013 il massimo funzionamento dell’impianto di Acerra, si dice, è diventato di fondamentale importanza per evitare la presenza di spazzatura nelle strade.
La Campania, infatti, non ha ancora un ciclo integrato dei rifiuti, gli impianti di compostaggio, di cui ha parlato la precedente amministrazione e di cui oggi continua a parlare la nuova, sono ancora una chimera e la raccolta differenziata fa acqua da tutte le parti. Il Tar del Lazio ha bloccato la realizzazione di una nuova discarica a Terzigno e quelle già attive hanno una vita stimata attorno ai due anni al massimo.
In questo contesto, l'eventualità di una nuova emergenza è scongiurata solo dal funzionamento del termovalorizzatore di Acerra, che ha però una tecnologia così all'avanguardia da non consentire il corretto funzionamento dell'impianto.
Così Morelli ha scritto all’Assessore all’Ambiente, Giovanni Romano, sottolineando la necessità di aprire nuove discariche per scongiurare una nuova emergenza.
E la storia ricomincia dal principio.